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Scomparsi i ministeri dei legaioli

Creato il 16 novembre 2011 da Speradisole

SCOMPARSI I MINISTERI DEI LEGAIOLI

SCOMPARSI I MINISTERI DEI LEGAIOLI

 

Quello Delle riforme per il Federalismo (Bossi) e della Semplificazione (Calderoli). Ministeri inutili.

Tira un vento freddo in casa Lega Nord.  La Padania si è volatilizzata.

La lettura dei ministri e dei ministeri del governo Monti ha gelato il sangue nelle vene dei legaioli.  Il colore verde del loro simbolo adesso si vede anche sui loro visi.

Non sono andati al colloquio preliminare, pensando di fare uno sgarbo al Prof. Monti. Forse si sono accorti dell’errore.  Il federalismo, le riforme e la semplificazione sono stati cancellati. Almeno ne avessero parlato col Professore, chissà qualcosa si sarebbe salvato.

Ma, comè noto,  la Lega non  è una formazione politica e non conosce la diplomazia e tantomeno il dialogo democratico. E’ solo un blocco di interessi particolari.

Per sollevare polveroni e nascondere il fallimento, la Lega aveva persino trasferito a Monza il ministero della semplificazione e delle riforme. Ora che ci faranno in quelle stanze, visto che i ministeri non esistono più?

In tutti questi anni lo spazio e la visibilità che i legaioli hanno avuto sono stati del tutto sproporzionati rispetto a numero dei loro vontanti. La loro presenza al governo  e in Parlamento è stata legata solo ai soldi e all’interesse  politico immediato di Berlusconi.

Abbiamo capito che l’opposizione a Monti, da parte della Lega Nord, è solo un misero tentativo di recuperare quelli che sono scontenti di tutto e di tutti, in attesa di tempi migliori.

Se si votasse subito, come altezzosamente sostengono i capi, a Lega rischia seriamente di non raggiungere il 4%, la soglia minima necessaria per entrare alla Camera ( se si presenta da sola) e rischia di essere schiacciata completamente dal Pdl, in caso di alleanza.

Resteranno in Parlamento per dare fastidio al nuovo Governo, e per attirare l’attenzione il più possibile su di loro, ma non tuteleranno né gli interessi degli italiani e neppure quelli dei padani, ma solo i propri, come del resto hanno fatto  in tutti questi anni.

Non appena il nuovo governo Monti, ha prestato giuramento, l’ex ministro Calderoli ha detto che voterà “felicissimo” la sfiducia. Forse, ma sicuramente con grandissimo mal di pancia.



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