Scomparso con il malloppo

Creato il 23 febbraio 2014 da Makinsud

Michele Scannicchio è stato trovato poche ore fa BariIl direttore di banca, sparito tre giorni fa con 50 milioni di euro di due imprenditori locali, è stato sorpreso dai finanzieri durante una perquisizione.

 La vicenda è ancora però poco chiara e gli inquirenti stanno lavorando per delinearne i contorni. Da una prima ricostruzione comunque, pare che Michele Scannicchio, direttore di una filiale Unicredit di Bari, circa tre giorni fa abbia improvvisamente fatto perdere le sue tracce e con lui anche una cifra pari a 50 milioni di euro, appartenenti a conti correnti bancari di due noti imprenditori del barese.

Tutto è iniziato quando uno degli imprenditori ha cercato di chiudere un accordo di lavoro per poi sentirsi dire che il suo assegno da un milione di euro non poteva essere incassato perché scoperto. Al “truffato” (anche se non lo si può dire ancora con assoluta certezza) ciò appariva molto più che strano perché le sue disponibilità sul conto corrente Unicredit erano di gran lunga maggiori rispetto alla cifra da versare. Immediatamente parte la chiamata al suo direttore, Scannicchio appunto, che però non è in ufficio e risulta irraggiungibile anche telefonicamente. Non a caso la sera prima, nella notte tra il 17 e il 18 febbraio, la moglie del direttore si era recata in caserma per denunciarne la scomparsa. A quel punto l’imprenditore, allarmato, si rende si procura i documenti più recenti che attestano la presenza di una disponibilità economica notevole. Sul suo conto corrente, però, risulta molto meno, quasi 25 milioni di euro.

Stessa amara sorte è toccata ad un altro imprenditore, anche lui con una perdita immotivata sul conto corrente di altrettanti 25 milioni. Eppure la filiale Unicredit, attraverso una denuncia con allegata tutta la documentazione necessaria, avrebbe dimostrato la “pulizia” di quei conti correnti, dai quali non è stato sottratto nulla: “Noi abbiamo fornito – ha dichiarato la banca- la massima collaborazione sin dal principio alle forze di polizia che stanno indagando, fornendo tutto quello che c’è stato richiesto“. A questo punto interviene la polizia tributaria della Guardia di Finanza che perquisisce la filiale, casa di Scannicchio, documenti ed inizia a interrogare colleghi e testimoni per capire dove siano finiti quei 50 milioni di euro spariti nel nulla.

E proprio di poche ore fa il direttore di banca è stato scovato dai finanzieri, a Bari. Messo sotto torchio, Scannicchio ha semplicemente ammesso che “Ho fatto degli investimenti sbagliati, non ho rubato niente. Al momento il buco è di 7 milioni. Adesso gli inquirenti dovranno cercare il bandolo della matassa, alquanto contorto, perché se da un lato l’Unicredit ha attestato la perfetta funzionalità dei suoi controlli interni e che quindi quei conti correnti non sono stati toccati, dall’altro ci sono i due imprenditori con in mano carte false della banca create appositamente dal direttore che dimostrano la  presenza di quei soldi.

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