Image by Sigurdas
Stoico, mi dipingo il volto con colori di mattino, respiro aliti di sera e ingurgito la notte.
Statico, sollevo poca polvere o ancor meno, mastico la sabbia e vomito nascosto le tormente.
Sadico, sorrido luminoso, rovescio il paralume e perpetuo il mio crepuscolo.
Solido, mi pianto come quercia, e allungo i rami cercando un sole assente.
Serafico, le rughe non si vedono. Sul volto le ho distese, e il cuore l’ho nascosto.
Superbo, spingo la mia altalena e rido, ma poi ritorno indietro.
Sincero, confesso le mie colpe e nascondo i miei delitti.
Sordido, torbido ed amaramente morbido. Lo spirito è fanghiglia.
Neri.