Mentre giravo per il negozio, però, ho anche avuto modo di riflettere.Il reparto tecnologia era praticamente vuoto. E con vuoto intendo davvero vuoto, così vuoto che pareva che i clienti avessero preso anche i piedistalli in acciaio!Il reparto musica, invece, lasciava ancora un po' di scelta, non molta, per chi ama la musica italiana, mentre la sezione dvd metteva a disposizione solo qualche titolo, ma poca roba.L'angolo libreria, però, era fornitissimo! Sembrava fosse ancora intatto! Solo qualche disordine alfabetico lasciava intendere che la situazione nascondeva un lato innaturale. O meglio, il disordine e lo strano affollamento di lettori incalliti. Però, per il resto sembrava il solito reparto libri.Mi sono ritrovato allora a vedere quel negozio come lo specchio dell'Italia, perché tutti i reparti mostravano i pesanti segni dell'applicazione di uno sconto consistente, mentre quello libri era intonso. Nemmeno gli sconti hanno fatto esaurire la sezione libri!E pensare che le signore davanti a me, nella lunga fila per poter pagare, con la scusa della scontistica hanno fatto incetta perfino di biglietti d'auguri, talmente tanti biglietti d'auguri che nemmeno in due vite intere potrebbero utilizzarli tutti! Hanno perfino acquistato dei cartoncini che si trasformano in pacchetti regalo rigidi e dalle dimensioni predefinite, cose che puoi utilizzare solo una volta nella vita (ammeno che non voglia fare bacchi esteticamente osceni, con vuoti interni e deformazioni da contenuto)! E tutto per via dello socnto! Certo, nel carrellino c'era anche qualche libro, disperso nel mare dei biglietti d'auguri... ma pochi.Mi sono quindi chiesto se lo sconto del 20% che questo weekend, per via del Maggio dei libri, quasi tutte le librerie italiche applicavano... ecco, mi sono domandato se serve a qualcosa, se serve davvero a incentivare la lettura. Perché quel 70% alla Fnac era utilizzato, ne sono sicuro, esclusivamente da chi è un lettore forte. Cosa può fare, quindi, un misero 20%?Mi son quindi venute in mente le parole di Matteo Righetto, che durante la sua presentazione de La pelle dell'orso, alla quale avevo assistito il giorno prima, ha parlato anche della lettura tra i ragazzi.Lui è un professore di lettere, ed è il fondatore di Scuola Twain.Come non dargli ragione quando invitava gli insegnanti a modernizzarsi, a non far leggere un solo e immenso romanzo chiamato I promessi sposi, ma avvicinarsi anche alla letteratura moderna, perché se i ragazzi non vengono coinvolti, diventeranno in fretta lettori perduti.E come non dare ragione alla signora che, dal pubblico, ha esclamato: "Sono convinta che anche dalla pancia della mamma riescano a sentire la lettura."La signora ha ragione. In fondo, durante la fiera di Bologna ho avuto modo di assistere a un intervento di due appartenenti a Nati per leggere, le quali hanno affermato che è scientificamente provato che la lettura, fin dal primo mese di vita, da grande giovamento alla formazione neuronale del bambino.Tutto questo per dire che gli sconti, in verità, servono solo a chi lettore lo è già. Purtroppo.Ma anche per dire che la lettura la si impara in famiglia, prima di tutto, e secondariamente a scuola. Vi prego, quindi, mettete dei libri ai piani bassi delle vostre librerie domestiche! Alla sera, prima di andare a letto, leggete una fiaba ai vostri figli! Lo dice pure Pennac!Cari maestri, fategli leggere qualcosa di carino, di divertente, perché se non capiscono che coi libri ci si può divertire, non leggeranno mai i nostri bambini!E... caro Governo Italiano... trai le tue conclusioni da tutto ciò.
Magazine Libri
Mentre giravo per il negozio, però, ho anche avuto modo di riflettere.Il reparto tecnologia era praticamente vuoto. E con vuoto intendo davvero vuoto, così vuoto che pareva che i clienti avessero preso anche i piedistalli in acciaio!Il reparto musica, invece, lasciava ancora un po' di scelta, non molta, per chi ama la musica italiana, mentre la sezione dvd metteva a disposizione solo qualche titolo, ma poca roba.L'angolo libreria, però, era fornitissimo! Sembrava fosse ancora intatto! Solo qualche disordine alfabetico lasciava intendere che la situazione nascondeva un lato innaturale. O meglio, il disordine e lo strano affollamento di lettori incalliti. Però, per il resto sembrava il solito reparto libri.Mi sono ritrovato allora a vedere quel negozio come lo specchio dell'Italia, perché tutti i reparti mostravano i pesanti segni dell'applicazione di uno sconto consistente, mentre quello libri era intonso. Nemmeno gli sconti hanno fatto esaurire la sezione libri!E pensare che le signore davanti a me, nella lunga fila per poter pagare, con la scusa della scontistica hanno fatto incetta perfino di biglietti d'auguri, talmente tanti biglietti d'auguri che nemmeno in due vite intere potrebbero utilizzarli tutti! Hanno perfino acquistato dei cartoncini che si trasformano in pacchetti regalo rigidi e dalle dimensioni predefinite, cose che puoi utilizzare solo una volta nella vita (ammeno che non voglia fare bacchi esteticamente osceni, con vuoti interni e deformazioni da contenuto)! E tutto per via dello socnto! Certo, nel carrellino c'era anche qualche libro, disperso nel mare dei biglietti d'auguri... ma pochi.Mi sono quindi chiesto se lo sconto del 20% che questo weekend, per via del Maggio dei libri, quasi tutte le librerie italiche applicavano... ecco, mi sono domandato se serve a qualcosa, se serve davvero a incentivare la lettura. Perché quel 70% alla Fnac era utilizzato, ne sono sicuro, esclusivamente da chi è un lettore forte. Cosa può fare, quindi, un misero 20%?Mi son quindi venute in mente le parole di Matteo Righetto, che durante la sua presentazione de La pelle dell'orso, alla quale avevo assistito il giorno prima, ha parlato anche della lettura tra i ragazzi.Lui è un professore di lettere, ed è il fondatore di Scuola Twain.Come non dargli ragione quando invitava gli insegnanti a modernizzarsi, a non far leggere un solo e immenso romanzo chiamato I promessi sposi, ma avvicinarsi anche alla letteratura moderna, perché se i ragazzi non vengono coinvolti, diventeranno in fretta lettori perduti.E come non dare ragione alla signora che, dal pubblico, ha esclamato: "Sono convinta che anche dalla pancia della mamma riescano a sentire la lettura."La signora ha ragione. In fondo, durante la fiera di Bologna ho avuto modo di assistere a un intervento di due appartenenti a Nati per leggere, le quali hanno affermato che è scientificamente provato che la lettura, fin dal primo mese di vita, da grande giovamento alla formazione neuronale del bambino.Tutto questo per dire che gli sconti, in verità, servono solo a chi lettore lo è già. Purtroppo.Ma anche per dire che la lettura la si impara in famiglia, prima di tutto, e secondariamente a scuola. Vi prego, quindi, mettete dei libri ai piani bassi delle vostre librerie domestiche! Alla sera, prima di andare a letto, leggete una fiaba ai vostri figli! Lo dice pure Pennac!Cari maestri, fategli leggere qualcosa di carino, di divertente, perché se non capiscono che coi libri ci si può divertire, non leggeranno mai i nostri bambini!E... caro Governo Italiano... trai le tue conclusioni da tutto ciò.
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