Scontri spaziali: satellite russo colpito da detriti cinesi

Creato il 09 marzo 2013 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim

Credit: Courtesy of Analytical Graphics, Inc.

In base a quanto riportato da Analytical Graphics, Inc. (AGI), il Center for Space Standards and Innovation (CSSI) ha stabilito che il 22 gennaio 2013 i detriti spaziali del satellite cinese FENGYUN 1C hanno colpito il satellite russo BLITS (Ball Lens In The Space), di 7,5 chilogrammi.

Il FENGYUAN 1C era un satellite meteorologico distrutto dalla Cina l'11 gennaio 2007 durante un test missilistico anti-satellite.

La collisione ha modificato l'orbita del satellite russo, insieme alla sua velocità di rotazione ed altitudine.

FENGYUAN 1C
Credit: Federation of American Scientists

L'evento era stato segnalato il 4 febbraio da Vasiliy Yurasov e Andrey Nazarenko, entrambi dell'Institute for Precision Instrument Engineering (IPIE) di Mosca, i quali avevano evidenziato un "cambiamento significativo" nell'orbita del BLITS. 

Questa collisione è la seconda di una certa importanza da quando nel 2009, un satellite per le comunicazioni americano si era scontrato con un satellite russo inattivo, creando nello spazio una notevole quantità di detriti.

Il BLITS è (era!) un nanosatellite costituito da due emisferi di vetro con basso indice di rifrazione e una lente sferica interna, realizzata con vetro ad alta rifrazione. Era stato lanciato nel 2009.

BLITS
Credit: IPIE, NASA

Il sistema laser utilizzato dalle stazioni di Terra per verificare i parametri orbitali satellitari, ha evidenziato significativi cambiamenti di rotazione (il periodo di spin è cambiato da 5,6 secondi a 2,1 secondi a seguito della collisione) e una riduzione del periodo orbitale alle 7:57 UTC del 22 gennaio 2013.

Partendo dall'ipotesi che un tale cambiamento fosse dovuto ad un oggetto abbastanza grande da esser monitorato dalla rete di sorveglianza statunitense Space Surveillance Network, analizzando i dati, è stato identificato un solo possibile incontro ravvicinato, quello con i detriti cinesi del FENGYUN 1C.
Anche se la distanza tra i due sembra precludere uno scontro, il fatto che i cambiamenti significati dell'orbita del BLITS si siano verificati solo 10 secondi più tardi, lascia supporre che in realtà i due fatti siano collegati.

Ancora non è chiaro se il satellite sarebbe rimasto solo danneggiato oppure è al momento completamente fuori controllo.

La minaccia dei detriti spaziali di satelliti ed altri veicoli è un problema in costante crescita.
Si pensa che ci siano circa 600.000 oggetti più grandi di 1 centimetri di diametro in orbita intorno alla Terra e almeno 16.000 con diametro maggiore di 10 centimetri.

I detriti si muovono nello spazio su orbite diverse e quindi a diverse velocità.
Il pericolo maggiore viene dalla popolatissima LEO (low Earth orbit) dove si trovano i satelliti di osservazione e telecomunicazione, quelli meteorologici e la ISS (Stazione Spaziale Internazionale).

In linea di massima, piccoli frammenti rimangono un pericolo circoscritto allo spazio. Tuttavia, esistono anche detriti sufficientemente grandi che, arrivati in un orbita di decadimento, entrano nella nostra atmosfera e, non bruciando completamente, possono raggiungere il suolo.
Nell'autunno 2011, ad esempio, abbiamo vissuto con apprensione il rientro del satellite americano UARS, portato nello spazio dallo Space Shuttle nel 1991 e non funzionante dal 2005 e poco dopo, del telescopio orbitante tedesco Rosat, dismesso dal 1999. Oltre alle dimensioni dei frammenti (svariate tonnellate!), in questi casi a preoccupare maggiormente erano particolari componenti che difficilmente sarebbero bruciati al rientro in atmosfera.

Ora, quale sarà la sorte del BLITS? Risponderà ancora ai comandi inviati da Terra o anche lui effettuerà un rientro incontrollato in atmosfera?


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Un algoritmo per immagini spaziali

    Sarà il coronografo dell’INAF Metis, strumento a bordo della missione ESA Solar Orbiter il cui lancio è previsto nel 2018, ad usare lo speciale algoritmo che... Leggere il seguito

    Il 23 giugno 2015 da   Media Inaf
    ASTRONOMIA, RICERCA, SCIENZE
  • L'invecchiamento e' una malattia. O no?

    Questa potrebbe essere una delle notizie longeviste piu' importanti che abbia mai segnalato, o potrebbe essere l'ennesima delusione... Leggere il seguito

    Il 18 giugno 2015 da   Estropico
    ECOLOGIA E AMBIENTE, SCIENZE
  • Bruciori di stomaco per i buchi neri

    Vista simulata di un buco nero “vicino casa”. Crediti: Alain Riazuelo (CNRS), 2008. Più di un decennio fa, Samir Mathur, fisico di origine indiana e professore... Leggere il seguito

    Il 17 giugno 2015 da   Media Inaf
    ASTRONOMIA, RICERCA, SCIENZE
  • Nuvole di polvere sopra la Luna

    L’immagine rappresenta un’illustrazione del concetto di esosfera di polvere che circonda la Luna. I colori indicano la quantità di materiale espulso dalla... Leggere il seguito

    Il 17 giugno 2015 da   Media Inaf
    ASTRONOMIA, RICERCA, SCIENZE
  • CR7, la galassia distante più brillante

    Questa rappresentazione artistica mostra CR7, una galassia molto distante scoperta con il VLT. È la galassia di gran lunga più brillante mai trovata... Leggere il seguito

    Il 17 giugno 2015 da   Media Inaf
    ASTRONOMIA, RICERCA, SCIENZE
  • Anche le scienziate piangono

    E’ arrivata anche sui media italiani l’eco della questione Tim Hunt, ossia il premio Nobel per la medicina che alla conferenza mondiale dei giornalisti... Leggere il seguito

    Il 17 giugno 2015 da   Fisiciaroundtheworld
    RICERCA, SCIENZE