Scontro a Hong Kong tra filocinesi e Ubrella Revolution
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Il mondo intero è stato a guardare con interesse e apprensione lo svolgersi della protesta in Cina, in cui migliaia di giovani hanno deciso di far sentire la propria voce e sono scesi in piazza con l’obiettivo di far dimettere il governo locale di Hong Kong e ottenere così una forma di democrazia vera e propria.
La maggior parte avrà sicuramente pensato che la rivolta verrà repressa presto attraverso l’intervento della Polizia, che già nei giorni scorsi era dovuta intervenire, facendo disperdere alcuni del movimento, chiamato Umbrella Revolution, scontrandosi anche con alcuni manifestanti più violenti.
Ma lo scontro più importante è avvenuto oggi, quando alcuni cinesi sostenitori del Governo in carica hanno deciso di dire la sua, scontrandosi con gli Umbrella Revolution. I membri del movimento, per lo più studenti, accusano la Polizia di aver lasciato passare nella zona blindata alcuni gruppi di persone che avevano la sola intenzione di colpirli, nonostante loro stessero manifestando pacificamente. Durante gli scontri, alcuni membri stavano tenendo dei colloqui con le istituzioni, con le quali tentavano di trovare un accordo; quando hanno saputo la notizia, la decisione è stata irremovibile: sospendere immediatamente i colloqui. I manifestanti aggrediti sono stati un centinaio, mentre i filocinesi erano un migliaio.
Ma perchè questa manifestazione? Gli studenti e attivisti di Umbrella Revolution richiedono più libertà per le elezioni del Governo locale di Hong Kong, in quanto le regole vigenti imposte da Pechino non garantiscono un esercizio dei propri diritti al 100%. Inoltre, chiedono naturalmente le dimissioni del governatore filocinese.
Le prossime ore saranno decisive per la conclusione della vicenda e il futuro dei giovani cinesi.
di Alessandro Bovo
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