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Scoop. Scoperti gli oggetti che potranno salvare Roma. Qui la rivelazione
Creato il 06 novembre 2015 da RomafaschifoEccoli qua!
In ferro, acciaio inox, plastica, pietra, cemento, alti e bassi, flessibili, incatenati, snelli o tozzi.
Come li volete voi!
Si chiamano dissuasori.
Sono presenti in tutte le città "civili" d'Europa.Vengono installati per proteggere i marciapiedi e per restringere le corsie, per delimitare parcheggi o aree pedonali.
Mi viene da pensare che se lì ci sono, beh... probabilmente gli automobilisti, prima, non fossero così educati. Ci sono proprio per evitare le infrazioni, significa che in quei posti la città è vivibile non perché la gente sia civile, ma semplicemente perché sia impossibile per quella gente comportarsi in maniera incivile. E queste dissuasioni a farlo siano nate proprio perché rima c'era inciviltà. No?
Ma ora funzionano.
Cavolo se funzionano!
Dove delimitano la larghezza delle corsie, se ti fermi , subito le altre auto ti suonano dietro.
Dove stabiliscono le aree pedonali sono rispettati e temuti.Delimitano gli spazi di vivibilità urbana.
A Valencia li ho visti anche installati come "orecchie" antiparcheggio al limite dei marciapiedi.
Quelli flessibili poi sono eccezionali.
Non ti rovinano la macchina se ne prendi uno ma il rumore sordo che fanno con l'impatto ti fa prendere un colpo.
Davvero questo cilindro potrebbe salvare Roma dai maleducati, da quelli che "me' so' fermato solo 5 minuti..." (ma a fare un incidente bastano cinque millesimi di secondo!), dai malati della macchina.Meno auto in divieto di sosta significherebbe, da subito, un migliore scorrimento dei mezzi pubblici. Poi ne guadagnerebbe il decoro della città perchè strade e piazze non sarebbero piene di lamiere, e, dulcis in fundo, forse, si comincerebbero a costruire parcheggi privati.Si, avete letto bene.A Roma nessun imprenditore investe sulla realizzazione di silos o, meglio ancora sullo svuotamento di palazzi, (come ho visto fare a Oviedo) per farne parcheggi. In una città dove tutti parcheggiano dove vogliono, il gestore di un parcheggio a pagamento rischia di fare la fame.Con i dissuasori si potrebbe generare finalmente la richiesta di box e parcheggi privati perchè si eliminerebbero i parcheggi alla "come me pare".Andiamo alla mia propostaRealizzare un piano della mobiità pedonale di Roma, ovvero una mappa dove, strada per strada, siano indicati i marciapiedi esistenti e, dove questi non ci sono, gli spazi minimi garantiti per il passaggio dei pedoni.Spesso i marciapiedi finiscono nel nulla o si intersecano in un incrocio dove, puntuale, trovi la macchina del maleducato di traverso.Una pianta organica della mobilità pedonale servirebbe ad evitare questo ed a realizzare un e un reticolo di percorsi pedonali che abbia un senso.Quella mappa, quelle striscie di civiltà sono i luoghi dove, prioritariamente, dovrebbero essere installati i dissuasori.Il primo obiettivo di questo piano infatti sarebbe quello di proteggere la mobilità pedonale dall'invasione delle auto.Senza ulteriori delibere o passaggi decisionali. La pianta sarebbe immediatamente esecutiva.Ovviamente il comune dovrebbe approvare un modello di dissuasore unico, uguale per tutta la città onde evitare che ogni municipio decida per se e ci siano in giro soluzioni fantasiose.Fatta la mappa e deciso il modello, si darebbe il via all'installazione.Mi aspetto già la domanda. Chi paga?Non solo il comune ed i municipi, ma le associazioni di cittadini, le associazioni ambientaliste, i condominii, i cinema, i teatri, i centri sportivi, le scuole, le università, anche i comitati spontanei, insomma tutti i soggetti che hanno un interesse immediato ad un miglioramento della circolazione pedonale potrebbero finanziare l'acquisto di un certo numero di dissuasori. Il comune dovrebbe solo fare una gara per affidare il servizio di installazione a prezzo stabilito, in modo da garantire una installazione sicura ed a norma di legge.
Mi viene da pensare (e sognare) che un po' come si prefiggeva di fare quella legge che prevedeva di piantare un albero per ogni nuovo nato, beh... a Roma si dovrebbe pensare a regalare ai nostri figli un dissuasore!
Per migliorare la sua vita futura!I cittadini si riapproprierebbero della città finanziandone il miglioramento, sarebbe una prova collettiva straordinaria.Un modello partecipativo, "dal basso" che rischia di funzionare davvero.Questa città ricomincerebbe a vivere e respirare.
Lettera Firmata
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