Una delle stele ritrovate a Chactun
Gli archeologi Messicani dell'Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (Inah) hanno scoperto un città maya finora sconosciuta. La scoperta è stata fatta nello stato sudorientale di Campeche che, a causa della sua estensione, fu sede di governo circa 1400 anni fa.La città è stata battezzata Chactun (Pietra Rossa o Pietra Grande) da un team di esperti guidati dall'archeologo sloveno Ivan Sprajc e si sta dimostrando uno dei più grandi siti delle pianure centrali, paragonabile, per la grandezza e la maestosità dei suoi edifici, a Becan, Nadzcaan ed El Palmar.
La città si estendeva su più di 22 ettari di terreno. Alcuni dei suoi monumenti sono ricoperti di iscrizioni, il che fa pensare che fosse sede di un governo piuttosto potente tra il 600 e il 900 d.C..
Un'altra delle stele di Chactun
Nel corso dei secoli Chactun è rimasta nascosta nella giungla a nord della Riserva di Calakmul. La metropoli è uno dei quasi 80 siti rilevati nel sudest di Campeche dal 1996.Il sito comprende tre complessi monumentali, quello ovest si estende su una superficie di oltre 11 ettari al pari dell'altro, situato a sudest. In questi spazi sono state ritrovate, sparse, numerose strutture piramidali, due campi per il gioco della palla, cortili, piazze e monumenti scolpiti. La piramide maggiore è alta 23 metri ed è situata nel complesso occidentale. Delle 19 stele registrate finora, tre sono ben conservate e narrano che il sovrano K'inich B'ahlam diede alla città il nome di Pietra Rossa o Pietra Grande, secondo l'interpretazione dell'epigrafista Octavio Esparza Olguin.
Nella zona è in corso un'indagine per ottenere una mappa tridimensionale mentre un epigrafista, Octavio Esparza, sta registrando le stele e gli altari che sono stati riutilizzati in tempi più tardi rispetto a quando sono stati scolpiti la prima volta.