C’è un mistero in fondo al Lago di Tiberiade: si tratta di una pietra da 60 mila tonnellate a forma di cono di cui nessun archeologo riesce a spiegare con certezza l’origine.
Il Lago di Tiberiade, detto anche Mare di Galilea o di Gennesaret o di Kinneret, é il più grande lago d’acqua dolce dello stato di Israele, avendo una circonferenza di circa 53 km. Situato a 213 metri sotto il livello del mare, ha una profondità massima di 43 metri. Si tratta del lago d’acqua dolce più grande della Terra sotto il livello del mare, superato per dimensioni solo dal Mar Morto, che é però un lago d’acqua salata.
Secondo la scrittura dei Vangeli, in questo lago, alimentato dalle acque del fiume Giordano, pescavano gli apostoli Andrea e Pietro. Rivelata per la prima volta nel 2003 dai sonar di un gruppo di ricercatori israeliani, l’enorme pietra è oggetto di un lungo e dettagliato studio. Si tratta di una struttura grezza dove non sono presenti elementi naturali.
A forma di cono, da qui l’idea di piramide, è composta da pietre e sassi di basalto. Misura 7 metri di altezza e 70 di diametro, ovvero oltre il doppio della cornice esterna della più famosa pietra di Stonehenge.
Simili strutture megalitiche sono note in genere per costituire, in altre regioni, delle tombe, e primo fra tutti, potremmo citare l’esempio delle piramidi in Egitto. I ricercatori che hanno visionato le immagini dei fondali non sono giunti però a simili conclusioni.
I sommozzatori che l’hanno potuta vedere da vicino, confermano che si tratta di un cumulo di pietre che solo l’intervento dell’uomo può avere messo le une sulle altre. L’ipotesi più accreditata è che un tale “mucchio di pietre” sia stato creato da esseri umani sulla terraferma, e dunque prima che il Lao di Tiberiade lo ricoprisse.
Se così fosse, ci troveremmo davanti ad una scoperta sensazionale, visto che tale lago tre-quattromila anni fa già esisteva e che, per forza di cose, la piramide dovrebbe quindi essere ancora più antica.
Da qui lo scenario avanzato da Yitzhak Paz, del Reparto di Antichità dell’Università Ben Guion in Israele secondo il quale la struttura risalirebbe a 4000 anni fa, e farebbe parte di fortificazioni di città risalenti all’antichità. Per appurarlo in maniera definitiva servirà l’intervento di una vera e propria task force di archeologi, che dovrà riuscire a scavare sul fondale per trovare conferme sull’origine della scoperta. Una delle ipotesi è che fosse una struttura difensiva della città Bet Yerah che 4000 anni fa era una delle più fortificate della regione e di Israele, ospitando circa 5000 abitanti.
Gli scienziati hanno insomma intenzione di stabilire quale fosse la funzione della “piramide”, ma preferiscono non saltare subito alle conclusioni. Se le pietre, dopo accurati studi, si riveleranno di forma geometrica, essi potranno esprimersi in modo più certo. Al momento, si fanno solo ipotesi.
Secondo un’altra versione, forse la meno macabra o belligerante, è che la costruzione fu pensata dall’inizio come sottomarina, per costituire un vivaio di pesci.
Essendo di forma piramidale, l’ipotesi che forse trova più riscontri, é che fosse comunque un edificio religioso, dato che a quei tempi, le immense necropoli e i luoghi di culto non differivano poi molto. E come si è detto, l’oggetto non è tanto distante dall’enorme e famosa collina, una delle più grandi necropoli di Israele, a Bet Yerah, dove sorgeva l’importante città di cui si è parlato.
Simili costruzioni sottomarine, provocano sempre un grande interesse nel mondo scientifico. La notizia della scoperta di una struttura megalitica nei fondali del Mare di Galilea, in particolare, ha scatenato la fantasia di chi immaginava di trovarsi davanti ai resti della civiltà di Atlantide, della quale, nonostante le disperate ricerche, nessuno è ancora riuscito a provare l’esistenza.
Naturalmente, la piramide di Tiberiade ha una proporzione diversa, ma chi può sapere quali scoperte faranno gli studiosi dopo un suo accurato studio?
Rimaniamo in attesa di scoprire qualcosa di più, e, al momento, ci accontentiamo di sapere, che in fondo al lago dove un tempo pescavano gli apostoli, qualcuno ha posto un cumulo di pietre di dimensioni grandiose. Una piramide avente funzioni specifiche ancora tutte da scoprire.
Written by Cristina Biolcati