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Spesso non ci domandiamo con sufficiente insistenza che cosa facessero le civiltà precolombiane prima dell'arrivo delle potenze europee sul continente. Sappiamo che i Maya e gli Inca esistevano ben prima dell'arrivo degli spagnoli, ma se sulla prima civiltà il cittadino comune sa qualche nozione scolastica e qualche leggenda male interpretata, sulla seconda le informazioni sono più rare.
La cultura Inca, tuttavia, esisteva da ben prima che le potenze coloniali oltreoceano decidessero di invadere il suolo americano, almeno 300 anni prima del loro arrivo. Aveva sviluppato un'architettura relativamente complessa, ingegnosi sistemi di terrazzamento, e ottenuto un discreto grado di lavorazione di metalli come piombo, rame, stagno e preziosi (anche se non conoscevano il ferro). E, come il resto dei popoli del pianeta, intraprendevano guerre.
Samuel Connell del Foothill College californiano ha infatti scoperto assieme al suo team una serie di fortezze inca, costruite circa 500 anni fa lungo un'antica linea di frontiera in corrispondenza del vulcano Pambamarca. Il vulcano separava l'impero Inca dal regno dei Cayambe, popolazione ecuadoregna impegnata in una sanguinosa guerra con il popolo andino.
Le fortezze inca scoperte finora sono 20, si trovano a circa 3.000 metri di quota e sono costituite da blocchi di pietra che vanno a formare una serie di piattaforme chiamate "ushnus", in cui i soldati svolgevano le loro attività quotidiane e si preparavano la battaglia.
"Il sito di Quitoloma ha oltre 100 strutture per ospitare persone" spiega Connell. "Quelle strutture sono piene di armi Inca. Abbiamo trovato diversi proiettili da fionda all'interno di queste case, come se stessero aspettando l'attacco del nemico, o come se si stessero preparando a scendere dalla collina".
Sullo stesso antico confine sono state scoperte anche due fortezze Cayambe, costruite principalmente con pietre vulcaniche molto dure. Uno di questi fortini sembra mostrare i segni di una battaglia svoltasi principalmente a colpi di fionde.
La scoperta di queste fortezze darebbe più credito alle storie riferite da alcuni cronisti spagnoli e basate sui racconti delle popolazioni locali, che narravano di una sanguinosa guerra tra gli Inca e i Cayambe.
Secondo Bernabe Cobo, missionario spagnolo del XVII° secolo, la guerra ebbe inizio per volere del sovrano inca Huyana Capac, che desiderava conquistare i Cayambe sfruttando un imponente esercito per ottenere una facile vittoria. Ma se inizialmente il progetto era quello di una guerra lampo, i Cayambe dimostrarono di non avere la minima la minima intenzione di lasciarsi dominare da un sovrano straniero, e trascinarono Huyana Capac in una guerra che durò 17 anni.
J"Quando scoprirono che le loro forze non erano sufficienti per fronteggiare gli Inca in campo aperto, i Cayambe si ritirarono e costruirono delle roccaforti all'interno di un'enorme fortezza" dice Cobo. "Gli Inca ordinarono ai loro uomini di assediare la fortezza e bombardarla in continuazione; ma gli uomini all'interno fecero una resistenza così coraggiosa da forzare gli Inca a cessare l'assedio per via delle perdite subite".
Quale fu l'esito della guerra? Gli Inca riuscirono a far uscire i Cayambe dalla fortezza e ad attirarli nei pressi del lago Yahuarcocha, massacrandoli senza pietà. "Gli Inca ordinarono ai loro uomini di tagliare le gole del nemico senza alcun rimorso non appena li catturavano, e di gettare i corpi nel lago; come risultato, l'acqua del lago divenne così scura di sangue che gli fu dato il nome che ha oggi, Yahuarcocha, che significa lago di sangue" narra Cobo.
Fino ad ora non sono state scoperte tracce di questo massacro, anche se gli scavi sono ben lontani dal rivelare la storia completa. Il vasellame Cayambe continuò ad essere utilizzato nella regione, cosa che suggerisce che la cultura sia sopravvissuta. "Potrebbe essere che alcune persone decisero, dopo molti anni di resistenza e di guerra, di deporre le armi o di diventare alleati degli Inca" conclude Connell.
Ancient War Revealed in Discovery of Incan Fortresses
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