Distante 3 volte più di Plutone (15.4 miliardi di km), v774104 infrange il record di Eris e diventa l'oggetto trans-nettuniano più lontano.
L'annuncio è stato fatto l'altroieri durante il meeting della divisione planetaria dell'"American Astronomical Society" ( DPS15) da Scott Sheppard, astronomo della Carnegie. L'oggetto in questione dista ben 103 unità astronomiche dal Sole, contro le 97 di Eris, e dovrebbe essere un nuovo "pianeta nano", con un diametro compreso tra 500 e 1000 km (800 km è il valore più probabile).
Sheppard e C.Trujillo lo hanno scoperto usando il Subaru telescope sulla cima di Mauna Kea, nelle Hawaii. I due ricercatori contano di osservarlo anche con il Magellan Telescope in Cile la settimana prossima e, nuovamente, tra un anno per calcolarne l'orbita. Per ora, la designazione è ancora provvisoria e l'orbita non è stata definita; se il perielio dovesse risultare decisamente più vicino, meno di 50 au, allora si tratterebbe di un oggetto non troppo esotico, proveniente dalla fascia di Kuiper (situata tra 30 e 50 au e alla quale appartengono Erzis e Plutone) e la cui orbita allungata è spiegata dall'interazione gravitazionale con Nettuno. Tuttavia, se v774104 dovesse non avvicinarsi più di tanto e anzi trascorre la maggior parte del tempo ancora più lontano dal Sole, esso diventerebbe il terzo rappresentante della famiglia composta da Sedna e 2012 VP113 (soprannominato "Biden"). Questi due pianeti nani non si avvicinano mai a meno di 50 UA dal Sole e le loro orbite giungono oltre 1000 au! Sheppard li chiama "oggetti interni della nube di Oort", l'ipotetica sfera rarefatta popolata di corpi ghiacciati che segnerebbe il limite estremo del sistema solare e dell'influenza gravitazionale del Sole.
struttura del sistema solare esterno - Credits: NASA / JPL-Caltech
"I corpi nella regione interna della nube di Oort sono più intriganti di quelli nella fascia di Kuiper perchè troppo lontani da Nettuno per averne subito l'influenza" ha spiegato Sheppard. "Le loro orbite perciò riflettono meglio le condizioni iniziali del Sistema Solare alla sua formazione, 4.5 miliardi di anni fa, rendendoli intriganti per la comunità astronomica".
Ciò che rende interessanti gli oggetti della nube di Oort interna è che le loro orbite eccentriche non possono essere spiegate dalla struttura nota del sistema solare: qualcos'altro doveva turbare le loro orbite. una possibile spiegazione contempla un pianeta gigante invisibile che orbita ancora nelle tenebre o che è stato espulso dal sistema solare, disturbando gli oggetti della nube di Oort interna lungo la sua traiettoria d'uscita. Altre teorie fanno riferimento alle forze gravitazionali che agivano sul sistema solare quando il "protosole" era circondato da altre stelle in un "vivaio stellare".
Mike Brown, astronomo planetario presso il California Institute of Technology, dice che questo è il fascino di questi oggetti estremi. "Portano la firma di qualsiasi cosa sia successa", dice. Ma fino a quando Sheppard non ne definirà l'orbita, V774104 può essere interessante oppure no, dice Brown. D'altra parte, Brown riconosce che dovrà rinunciare alla pretesa di aver scoperto l'oggetto più distante sistema solare, cosa che è avvenuta nel 2005, quando ha trovato il pianeta nano Eris in un distanza di 97 UA dal sole. "Ho detenuto il record per 10 anni," dice scherzando "Devo rinunciare ad esso. Quindi sono triste!"
L'oggetto osservato al Subaru Telescope da Scott Sheppard, Chad Trujillo, and David Tholen
La scoperta è il risultato di una serie di perlustrazioni estreme che utilizzano telescopi con grandi specchi e grandi campi di vista, entrambi essenziali per trovare deboli oggetti del sistema solare esterno. A differenza di molte ricerche per oggetti lontani, che scrutano sul piano dell'eclittica, in questo caso il telescopio Subaru ha scandagliato aree del cielo situate in media a 15° rispetto all'eclittica, il meglio per trovare altri oggetti "strani".
Fonti:
http://news.sciencemag.org/space/2015/11/astronomers-spot-most-distant-object-solar-system-could-point-other-rogue-planets
http://www.nature.com/news/astronomers-spy-most-distant-solar-system-object-ever-1.18770