Magazine Scienze
La caverna di cui stiamo parlando è Hoyo Negro, un pozzo naturale che si raggiunge tramite un'intricata rete di gallerie sommerse che fanno parte del sistema di Aktun-Hu. Si trova nella penisola dello Yucatan, in Messico, nello stato di Quintana Roo.
Il team di speleosubacquei fa parte del PET (Projecto Espeleológico de Tulum) un'organizzazione specializzata nell'esplorazione delle grotte sommerse messicane. E la scoperta da loro realizzata, dopo oltre 1200 metri di esplorazione, potrebbe avere un incredibile valore archeologico.
"Abbiamo iniziato l'esplorazione seguento il tunnel principale, e procedendo relativamente velocemente utilizzando gli scooter per coprire più terreno possibile" spiega Alberto (Beto) Nava, che assieme ad Alex Alvarex e Franco Attolini ha esplorato per primo la caverna.
"Dopo circa 450 metri abbiamo iniziato a vedere la luce di un'altra entrata, per cui ci siamo diretti in quel punto e siamo riemersi. Dopo esserci presi un momento per parlare e ridere di che fantastica immersione stessimo avendo, ci siamo immersi per continuare l'esplorazione."
"Dopo circa 120 metri il tunnel si è ristretto in una forma circolare, quasi come un enorme tubo di cemento[...]Quello che potevo vedere era il bianco delle pareti della caverna, e oltre a quello era tutto nero. Ho pensato che fosse il tunnel più largo mai visto, o che ci fosse qualcosa di insolito alla fine."
Dopo che Franco mi ha raggiunto, abbiamo proseguito per altri 60 metri e raggiunto la fine del tunnel. Con nostra sorpresa, il pavimento è scomparso, ed era tutto nero in ogni direzione. Sembrava come se fossimo nei pressi di un enorme strapiombo o sul limite della parete di un canyon. Abbiamo provato a rilassarci, dato che non eravamo sicuri su cosa fare a quel punto".
Gli speleosubacquei avevano appena raggiunto Hoyo Negro. Tentarono quindi di capire le sue dimensioni, scoprendo che si tratta di un pozzo profondo circa 60 metri e del diametro di 36 metri. "Le dimensioni immense di Hoyo Negro sono difficili da comprendere. Una volta che si entra nel pozzo non si riesce a vederne il fondo, e tutto ciò che si ha di fronte è un vuoto nero, un'ingresso verso l'abisso" dice Franco.
Ma è solo dopo aver raggiunto il fondo che il team di esplorazione ha scoperto le ossa umane. Seguendo le ossa di un mastodonte ritrovare sul fondo del pozzo, i ricercatori si sono imbattuti in un cranio umano. "Stavo cercando altri resti di mastodonte quando ho visto ciò che sembrava un cranio umano. Pensavo che fosse già una grande scoperta trovare resti di diversi animali risalenti al Pleistocene...ma trovare un cranio umano è stato estremamente eccitante. Tutti i nostri sforzi...attraversare la giungla, portare tutta l'attrezzatura, mettere in sicurezza l'elio necessario per un'immersione così profonda, tirare centinaia di metri di linea d'esplorazione...tutto ripagato in quel momento. E' il Santo Graal dell'esplorazione di caverne sommerse" dice Alvarex.
Non ci sono molti resti dei "Primi Americani", che si spostarono nel nuovo continente decine di migliaia di anni fa. Il cranio di Hoyo Negro, la cui datazione provvisoria lo colloca tra i 10.000 e i 20.000 anni, fa potrebbe aiutare a comprendere meglio da dove siano arrivati i primi americani, uno dei misteri archeologici più affascinanti e di difficile soluzione del Nuovo Continente.
Skull in Underwater Cave May Be Earliest Trace of First Americans
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Golfo d’Orosei: Bel Torrente 2013: 1’000 metri di rilievo in grotta asciutta e...
Dal 5 al 12 agosto una squadra della Protec Sardinia composta da Toddy Waelde, Hubert Zistler, Manne Reise e Jogi Decker ha affrontato di nuovo l’esplorazione... Leggere il seguito
Da Andrea Scatolini
SCIENZE -
“Timavo System Exploration” – INIZIANO LE ESPLORAZIONI IN ABISSO
Sono iniziate splendidamente le esplorazioni timaviche presso l’Abisso di Trebiciano (loc. Orle – TS) ed il Pozzo dei Colombi (Duino Aurisina – TS).Alle 17. Leggere il seguito
Da Andrea Scatolini
SCIENZE -
Elettrocity, la mobilità elettrica parte da Milano
Oltre 100 veicoli in vendita e un’area espositiva di 3.500 metri quadrati a disposizione dei visitatori di Elettrocity, l’iniziativa dedicata alla mobilità... Leggere il seguito
Da Pdigirolamo
ECOLOGIA E AMBIENTE, SCIENZE -
2012 un anno da ricordare insieme per le cose belle: ESPLORAZIONI!
Sperando che il 2013 porti tante nuove scoperte, ricordiamo insieme il 2012 appena trascorso…Gennaio: Superato il Sifone Smeraldo a Bueno Fonteno SPELEOSUB... Leggere il seguito
Da Andrea Scatolini
SCIENZE -
Eicma 2012, il futuro delle 2 ruote è Green
FacebookEICMA, l’esposizione internazionale del ciclo e motociclo, si tinge di verde. La fiera conta su 130.000 mq di superficie espositiva tra interno ed... Leggere il seguito
Da Lecobottega
ECOLOGIA E AMBIENTE, SCIENZE -
Mobilità a emissioni zero, qui e ora.
Fino a domenica 16 settembre in via Foppa 49 a Milano si possono vedere, toccare con mano ma soprattutto provare i veicoli del futuro. Leggere il seguito
Da Lucia Navone
ECOLOGIA E AMBIENTE, SCIENZE, SOCIETÀ