Parte del tesoretto ritrovato in Israele (Foto Vladimir Niihin, Israel
Antiquities Authority)
Il tesoro ritrovato sembra essere stato seppellito poco prima della caduta di Gerusalemme. Chi l'aveva sepolto forse sperava di poterlo recuperare in un secondo momento. La prima rivolta ebraica antiromana si ebbe nel 66 d.C., ma fu un fallimento: i Romani finirono per conquistare Gerusalemme e distruggere gran parte della città e del suo Secondo Tempio.
Su una delle facce delle monete è impressa la figura di un calice ed una scritta in lingua ebraica che recita "per la redenzione di Sion". Il lato opposto delle monete recano un motivo con un fascio di rami di palma (lulav) tra due cedri (etrogs) con una scritta che fa riferimento al quarto anno della Grande Rivolta (69-70 d.C.).
Durante gli scavi nel sito, sono stati scoperte altre due camere ed un cortile. L'insediamento risale al I secolo a.C. e venne completamente distrutto durante la rivolta del 69-70 d.C.. All'inizio del II secolo d.C., però, alcuni ebrei pensarono di riutilizzare le strutture esistenti. Questo nuovo insediamento ebbe fine con la rivolta di Bar Kokhba del 132-135 d.C.. Mesi fa sono stati ritrovati resti di ceramica durante la costruzione di una superstrada che collegherà Gerusalemme a Tel Aviv.
Molti sono gli scavi, in questo periodo, in terra d'Israele, quasi tutti ricchi di reperti quali figurine di culto o raffiguranti animali.