Scopriamo il Tarassaco

Creato il 11 luglio 2013 da Molipier @pier78
GraziaM vedi altri articoli 11 luglio 2013 11:30

Il tarassaco, Taraxacum officinale Web., appartiene alla famiglia delle Asteraceae (Compositae) ed una pianta diffusa praticamente ovunque fino a 2000 m di altitudine tanto che viene considerata un’infestante. Questa pianta ha però tante proprietà tanto da essere rivalutata e la cura a base di questa pianta oggi si chiama “tarassacoterapia“.

Il tarassaco è una pianta erbacea perenne provvista di robusta radice fittonante bruno nerastra all’esterno e biancastri i tessuti interni che al taglio produce latice.

Le foglie sono tutte radicali, vale a dire che partono direttamente dalla radice e sono molto grandi, lunghe, disposte a rosetta alla base con evidente nervatura centrale di un bel verde tenue.

I fiori del tarassaco sono giallo vivo raccolti in capolini apicali portati da un lungo stelo alto anche 40 cm, liscio e cavo al suo interno. Fiorisce da marzo a novembre.

L’infruttescenza prende il nome di soffione ed è formata dai semi provvisti di pappo (insieme di peli che si trovano all’apice dei frutti) che servono per agevolare la diffusione del seme da parte del vento.

I semi di tarassaco sono degli acheni grigiastri, ovali con piccole spine alla sommità.

Proprietà del tarassaco

Il tarassaco contiene olio essenziale, tannino, inulina, mucillaggini, pigmenti flavonoidi, glucidi, provitamina A, vitamine B, vitamina C e sali minerali. Le proprietà del tarassaco sono:

  • colagogo (aumentare la quantità di bile che defluisce nell’intestino)
  • diuretico
  • lassativo
  • antiscorbuto
  • depurativo
  • stomachico
  • tonico

Le foglie di tarassaco raccolte da ottobre ad aprile e consumate fresche. Le radici raccolte da giugno a settembre, tagliate a fettine sottili e fatte essiccare velocemente. Sono utilizzati anche i fiori ancora in bocciolo a scopo alimentare.

Come si utilizza il tarassaco

Il tarassaco si usa sia come decotto, succo o semplimente consumato fresco come disintossicante per depurare il fegato ed i reni, per la dispepsia, anoressia, i calcoli ed il colesterolo.  Per questo uso si parla di una vera e propria “tarassocoterapia” cioè l’assunzione per circa 10 gg all’anno di tarassaco come disintossicante e purificatore dell’organismo.

Il succo della pianta fresca è un ottimo schiarente della pelle e le lentiggini  mentre il decotto per rassodare e pulire la pelle.

In cucina del Tarassaco si usano le giovani foglie ad insalata mentre i capolini bolliti forniscono un’ottima verdura. I fiori ancora chiusi possono essere conservati sottaceto.

Fonte: elicriso.it


natura, piante, società, tarassaco

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