Se passate sotto il cielo di Antonella,troverete una folla di sbadigli,e dietro, file di abbracci senza braccia, baci senza labbra, e scosse addormentate e incapacidi agitare un angolo di vita o una punta di cuore. Andando, troverete anche la storia di un’alba,un’alba che, col vestito del tramonto,spalancò la bocca dello stupore con la bellezzadi un sole mai visto.Un sole tondo come il mondo,che si lascia prendere con le mani,girare sopra un dito, e fermare dove un sognosi può concedere il privilegio del volo.
Prefazione di Pino Roveredo
Per me è un vero piacere accogliere in questo spazio di” Scopriamo l’artista “una scrittrice dalla sensibilità spiccata, una donna che ha reagito all’oscurità, scrivendo ,recitando ,trovando nell’ arte la luce per rifiorire e nutrire così anima e cuore .
INTERVISTA A CURA DI MONICA PASERO
Autrice di “Il cielo capovolto “edito da Bompiani un libro coraggioso un diario in cui lei si racconta ,un viaggio in momenti bui della sua esistenza ,quando il suo cielo si capovolge realmente. Antonella ,le chiedo se questo libro è stato per lei fonte di rinascita ?La scrittura spesso è una sorta di guarigione dell ‘animo umano ! Scrivendo è riuscita ha superare in parte i suoi spettri?
. E’ stato soprattutto fonte di riflessione e conoscenza della mia malattia. Per quel che riguarda la scrittura invece, è stata motivo di sfogo terapeutico e opportunità di scavalcare il muro della vergogna che la disattenzione sociale spesso impone. Scrittura che col tempo è diventata esigenza di raccontare, e benessere da vivere.
Il suo libro è accompagnato dalla sublime prefazione di un grande scrittore contemporaneo , nonché vincitore del “Campiello “ 2005 Pino Roveredo .Vuole raccontarci come nasce questa vostra collaborazione ?
. Casualmente, come le cose belle della vita. Passando per una libreria sono stata attratta dalla copertina di un suo libro “Caracreatura”. Ricordo di aver lo acquistato e letto in poche ore. Dopo due giorni, per le cose illogiche del destino, Roveredo presentava il suo romanzo proprio nella mia città. Da quell’incontro è iniziata una strada che dura tutt’ora.
Oltre a essere una scrittrice ,so che è anche un ‘attrice teatrale. Due forme d’arte che si accomunano e liberano l’essenza, il nostro bisogno d’esprimerci Consiglierebbe ad un giovane d’intraprendere l’arte teatrale non solo come attimo di culturale, ma come esperienza di vita ?
. Lo consiglierei non solo a un giovane, ma a tutti, sia da attore che da spettatore. Il teatro è cultura, vita, arte, memoria, ed è un’ottima soluzione per acquistare una buona salute. L’ho provato io, che non so arrabbiarmi, urlare, e spesso ho represso delusioni ed emozioni privandomi il bisogno vitale di esternare, trasmettere, vivere.
Sappiamo bene che entrare nell’ ambito editoriale soprattutto per un giovane e davvero un’ impresa difficile! Quale consiglio darebbe a chi s’affaccia per la prima volta in questo mondo?
. Innanzitutto di scrivere per se stessi, senza mai pensare a quale sarà il commento dei lettori. Evitare certe piccole case editrici che sfruttano il sogno in cambio di denaro, e poi di avere tanta pazienza perché, la qualità prima o poi paga sempre.
So che terrà la presentazione del suo libro il 10 aprile a Torino presso la libreria Torre di Abele, ha voglia di raccontarci qualcosa in più del suo scritto ?
. E’ un libro che, pur trattando la fatica di un percorso, non ha nessuna intenzione di urlare uno scalpore, ma che con l’uso anche della dolcezza tratta la speranza come un fatto concreto.
Concludendo le porgo la nostra domanda di rito: Che cos’l’arte per Antonella Gatti Bardelli?
L’Arte è vita!
Ringraziando Antonella per la sua disponibilità vi allego il link dove potete trovare il suo splendido romanzo
http://bompiani.rcslibri.corriere.it/libro/7064_il_cielo_capovolto_gatti_bardelli.html