Carissimi amici miei rieccoci di nuovo insieme per continuare questo nostro programma di interviste finalizzate a far conoscere, o meglio a scoprire, una serie di artisti talentuosi che necessitano solamente di maggior spazio e visibilità. Stasera, per il nostro ciclo di incontri dal titolo “Scopriamo l’artista”, è un piacere immenso ospitare qui sul nostro palcoscenico virtuale Paolo Pajer.
Buonasera carissimo Paolo, benvenuto tra noi. Ci puoi raccontare qualcosa di te? Sentiti liberissimo di spaziare…
Ciao a tutti, mi chiamo Paolo Pajer, e sono nato a Venezia nel 1969. Di veneziano però ho ancora poco addosso, essendomi trasferito in Trentino quando avevo 5 anni e vivendo in provincia di Siena dal 2000. Se dovessi descrivermi in poche parole direi che sono una persona con molte origini che ama la famiglia, l’ironia, la montagna e lo sport.
Ho pubblicato da poco con Erga edizioni di Genova un libro, il mio primo libro di narrativa: Il punto estremo.
Ti va di parlarcene un po’ più in dettaglio? È un libro autobiografico?
È un libro autobiografico se si pensa che ogni cosa che scriviamo deriva da un’esperienza, diretta o indiretta, che abbiamo in qualche modo vissuto o sognato.
Sono perfettamente d’accordo! Scusa l’interruzione. Ti prego continua a raccontarci del tuo libro “Il punto estremo”…
Anche le opere di fantasia, e Il punto estremo per certi versi lo è, sono creazioni che l’uomo fa sulla base dell’esperienza. Credo di aver raccontato personaggi che ciascuno di noi ha potenzialmente incontrato o interpretato (o che potrebbe farlo) nel corso della vita. Nel mio libro ho cercato di sfruttare il più possibile questa dinamica, lanciando una serie di stimoli alla memoria, all’esperienza e alla sensibilità di chi legge per aprire lo scrigno delle emozioni. Non è pertanto un libro di quantità, che invade la mente ed occupa spazi, ma è al contrario un libro che hanno definito di qualità, che si limita a stuzzicare il cuore ed aprire degli spazi interiori.
Molto interessante! Volendo ora scavare un po’ di più dentro “Il punto estremo” ti andrebbe di illustrarci quali sono le tematiche che affronta?
Volentieri! La tematica generale non è leggera: ho scritto della vita, della solitudine, dell’amore e della morte. Che sono forse i punti estremi di ciò che siamo, ma lascio al lettore il giudizio ultimo e più importante.
Temi fondamentali direi! Ma continua pure e scusa per la nuova interruzione…
Il punto estremo è un libro che in alcuni punti fa sorridere e al tempo stesso fa affiorare qualche lacrima. È un libro pieno di tenerezza ed ironia, che stanno insieme per lo stesso motivo che lega indissolubilmente vita e morte, felicità e nostalgia, amore e separazione.
Parlaci ora del modo in cui hai strutturato “Il punto estremo”…
La struttura narrativa è simile ad una rappresentazione teatrale, con più voci che si avvicendano su un palco virtuale, intrecciandosi in piani temporali diversi e con unità di misura differenti.
Il punto estremo chiede, per essere compreso a fondo, almeno tre letture: la prima è una lettura conoscitiva, la seconda è una lettura d’analisi, la terza è una lettura emotiva. Pertanto, per concludere con una battuta, possiamo considerarlo una lettura di 150 pagine che Erga edizioni propone al vantaggioso costo di un tascabile: in tempo di spending review bisogna trovare nuove soluzioni!
Sono pienamente d’accordo con te Paolo!
A me non resta altro da fare che ringraziare il nostro ospite per la disponibilità a prendere parte a questo nostro ciclo di interviste.
Prima di congedarci però non posso non chiedere al nostro ospite se vuole dare i propri contatti, per poter conoscere meglio lui e la sua opera…
Grazie a te, Riccardo, e al tuo cortesissimo pubblico sparso per i meandri della Rete. I contatti ai quali è possibile collegarsi per poter scoprire qualcosa di più su di me e sulla mia opera sono i seguenti:
innanzitutto il mio sito personale su Google: https://sites.google.com/site/paolopajer/.
Per quanti poi fossero interessati a leggere le recensioni al mio libro “Il punto estremo” l’indirizzo da raggiungere è il seguente: https://sites.google.com/site/paolopajer/home/il-punto-estremo/le-recensioni.
C’è poi la Pagina Facebook dedicata al mio libro “Il punto estremo” raggiungibile collegandosi all’indirizzo: https://www.facebook.com/IlPuntoEstremo.
Grazie ancora di tutto cuore carissimo Paolo e un grosso in bocca al lupo per il tuo lavoro di scrittore. È stato magnifico poter passare un po’ di tempo a conversare con te! Ricordo in conclusione a tutti voi, soprattutto dopo la presentazione fattaci dalla viva voce dell’autore, di acquistare numerosi il libro del nostro graditissimo ospite di stasera, vale a dire “Il punto estremo”!