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Scopriamo l’artista con noi… Rosanna Affronte

Creato il 24 maggio 2013 da Paperottolo37 @RecensioniLibra

Image Vivo in antiche dimore, dove le parole non arrivano,,

 terre straniere di inconsci turbinii,
lingue sconosciute
di un mondo incompreso,

 scavalco gli orizzonti e inseguo la luna,
tesso storie di paesi lontani,
indosso paltò di leggiadre malinconie,

 e aspetto come sempre la notte…
   Rosanna Affronte

  Per “Scopriamo l’artista” ho il piacere d’ospitare una scrittrice e poetessa  dall’ animo sensibile e taciturno. Una donna che ama rifugiarsi nelle sue riflessioni e nel suo mondo interiore. Dice di lei :“Scrivo perché vivo nel silenzio che non ha parole”  Oggi  con noi   Rosanna Affronte

Intervista a cura di Monica Pasero

Innanzitutto, cara Rosanna benvenuta nel mio spazio. Leggo dalla tua biografia che sei laureata in Biologia , materia lontana  dal mondo della scrittura. Per questo ti chiedo: da dove nasce il tuo bisogno di scrivere ? Quando hai iniziato questo percorso?

Ciao Monica, grazie a te per l’opportunità che mi dai di parlare di questa mia passione per la scrittura, che nasce per caso, solo apparentemente. Sono una biologa, ho lavorato per qualche tempo in ospedale, ma per motivi di abuso di potere sulle donne, ho preferito poi lasciare quel lavoro e ho intrapreso l’insegnamento. Comunque  dentro di me alitava da sempre un mondo ricco di sensazioni, emozioni, memorie di storie antiche, di mondi sfumati, di vissuti sofferti… ad un certo punto, come un fiume in piena, queste presenze impercettibili, depositarie del pensiero che nutrono la mia essenza, straripano dagli argini e , quasi per magia, cominciano a guidare la mia mano su dei fogli bianchi; chi vive come me, spesso immersa in lunghi silenzi, non ha voce, ma scrive.  E’il 2005, un anno particolare in cui decido di andare a vivere da sola per un certo periodo,  e in questo ritrovarmi, inizia il mio percorso tra le righe.  

C’è un tuo racconto o poesia al quale sei più legata, se sì, perché ? 

Comincio dapprima a scrivere racconti, la poesia arriva dopo. Volevo raccontare  qualcosa che mi appartiene, il mondo delle donne, e, in particolare , i loro fardelli, la loro forza, le loro sofferenze, spesso invisibili. Il racconto a cui sono più legata è: “Come un clochard”.  È la storia di una donna che sconvolta dalla violenza dell’uomo che ama, lascia la figlioletta alla zia e decide di ritrovare la propria strada vivendo da clochard. Penso che ogni donna debba ritrovare se stessa principalmente come donna, prima di essere madre. Solo una donna realizzata e gratificata, potrà svolgere serenamente il ruolo di madre

Come riesci a compensare la tua necessità di scrivere con la  vita di tutti i giorni? C’è un momento particolare in cui scrivi ?  

In realtà la necessità di scrivere fa capolino nei momenti di pausa, che non sono molti, perché tra lavoro, famiglia, e altri impegni, corro parecchio. In questo ritmo frenetico devo trovare necessariamente degli spazi di assoluto silenzio,  ed è in questi momenti che  riaffiorano nostalgiche malinconie, respiri di memorie che scandiscono il mio tempo interiore, e dai quali attingo per riempire i miei fogli bianchi

  So che hai vinto diversi premi, qual è stato quello di cui vai più fiera?

In effetti dal 2009, anno in cui è stato pubblicato il mio primo libro, ho cominciato a partecipare ai concorsi letterari, e devo dire che in quasi tutti ho ricevuto premi e riconoscimenti. Ne vado fiera di tutti,  per citarne qualcuno: il Premio Colapesce 2010 dedicato agli eroi di Nassiriya , il premio Ferraù 2013 dedicato al grande poeta della mia città, il Premio Biennale Nobel dell’Arte Montecarlo 2012 dove c’era una giuria internazionale.
Nel 2009 pubblichi  il tuo  primo libro, “Un angelo clochard” edito da  “Armando Siciliano Editore” Vuoi raccontare ai nostri lettori  di che si tratta ?

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Il libro: “Un angelo Clochard” contiene racconti sull’universo femminile e poesie abbinate ad ogni racconto. Le protagoniste sono donne alla ricerca di un equilibrio, storie di sofferenza, con un comune denominatore: riuscire sempre a ricominciare con dignità e coraggio, non smarrendo mai la via del cuore. Di questo libro la scrittrice Sveva Casati Modignani  ha parlato sul settimanale “Donna Moderna”.

 In seguito nasce una tua  silloge  “La  luna di Meg” pubblicata da “ Aletti editore” Una raccolta a quanto leggo  molto profonda  ed intima. Hai voglia  di dedicarci qualche tuo verso inserito  in queste pagine.

 “La luna di Meg” è una raccolta di poesie. Ecco qualche verso tratto da :“Lui, narratore di aquiloni” una poesia dedicata a mio padre:

Era il giardino della mia infanzi

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su  petali di rugiada
scrivevo  a mio padre
nelle notti senza stelle
e raccontavo i segreti
del mio cammino
coltivavo i suoi sguardi d’amore
nei miei silenzi
annaffiando radici di languidi sogni.

Ecco altri versi tratti dalla poesia: “Donne del Sud” :

Io sono una di loro,
nutrita d’Amore
vagheggio la vita
tra i sentieri del cuore
e aspetto quel treno per vederlo arrivare…

 Il rapporto con le tue origini è molto profondo, cosa ami di più  della tua terra e cosa secondo te andrebbe cambiato?

Della mia terra amo tutto perché è una terra dove il mare con la sua limpidezza ossigena i pensieri,e i monti reggono le sofferenze della povera gente. penso che i figli che partorisce siano speciali proprio perché attraversati dal dolore. Le donne, in particolare, sono forti, e avvicinandole si annusa il calore dei loro sentimenti veri e profondi. La famiglia ancora qui è un valore assoluto. Da cambiare c’è solo la mentalità di quelle poche persone che cercano di vivere fuori della legalità, inquinando questa meravigliosa regione.

Oltre a  scrivere, svolgi una professione a cui io personalmente sono legata. Sei un insegnante di sostegno per ragazzi disabili.  Cosa ti ha dato a livello personale questa esperienza di vita?

Il lavoro di insegnante di sostegno è stata una scelta ben precisa, nata dalla voglia di aiutare i ragazzi con disagi, e dalla consapevolezza che quest’esperienza mi avrebbe arricchita. In più, ho preferito,da sempre, insegnare in scuole cosiddette “a rischio”, frequentate da alunni provenienti da ambienti socio culturali molto degradati. Ho conosciuto storie familiari veramente tristi, mamme che quotidianamente affrontano  problemi di ogni tipo e che spesso sono sole nell’affrontarli. Ho imparato che non si può vivere chiusi nel proprio guscio, ma bisogna guardare sempre intorno e osservare certe realtà, solo così impareremo a vivere meglio la nostra.   

 Hai progetti futuri? Un’ anticipazione per i nostri lettori.

 Una cosa che mi piacerebbe fare in futuro, è portare la poesia nelle piazze, regalare un piccolo sogno alla gente comune, a chi preso dagli affanni quotidiani non riesce più a volare.

 Anche a te come a tutti i nostri ospiti chiedo: Che cos’è L’arte per Rosanna  Affronte ?

Difficile racchiudere l’arte in una definizione, è una comunicazione di diversi tipi di linguaggio, è dare un senso sublime anche ad un granello di sabbia, e tanto altro…io ti spiego cos’è l’arte della poesia con questi miei versi:

È il mondo che respira l’orizzonte
l’assordante alitare di un silenzio
il mare tracimante in un sorriso di luna
È l’infinito che si inebria
nel fluire autunnale
di un borbottare d’anima.

 Ringraziando Rosanna di essere stata nostra ospite, Ricordo ai nostri lettori di vistare il  suo  bellissimo  blog .

http://blog.libero.it/casadelviandante/

  Per acquistare  la sua silloge  La  luna di Meg   http://www.deastore.com/editore/Aletti/24.html?sort_by=publicationdate_desc

Per acquistare “Un angelo clochard”  

http://www.armandosicilianoeditore.it/libro.asp?IDLIBRO=142



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