di Katia Giannotta
Antonio Baldassarre, “Paesaggio salentino” (2012), olio su tela sp.
Paese dalle bianche case,
che ti ergi
su colli dorati;
ai miei cari
hai dato natìo.
Ricordo
l’effluvio del tabacco,
piccole dita
che lo infilavano.
Perduta è l’ingenuità
di quei gesti!
Carretti ricolmi
d’ogni desìo,
lenti avanzavano
e parevano contenere
un mondo.
Ombrellai urlanti,
che i loro parapioggia
erano posseduti
d’arcana virtù.
E il sole afoso
ardeva
ogni esistenza.
Dov’è
quella luminosa vita?
Dove
quel procedere lento,
per assaporarne senso?
Un divenire esiziale,
miserabile e incessante
ha mutato anche te.
(Lecce, Agosto 1997)