Il meteo di questi giorni è impazzito: freddo, pioggia e i raffreddori sono in arrivo.
Proprio per questo bisogna scegliere bene i fazzolettini che si usano, una scelta responsabile può aiutare a salvare le foreste e la biodiversità.
Esiste infatti una ong internazionale, la Fsc (Forest Stewardship Council), impegnata nella promozione della gestione delle foreste e delle piantagioni che tutelano l’ambiente naturale, siano utili alla gente e valide dal punto di vista economico.
L’importanza di questa ong si può capire pensando ad alcuni dei suoi membri: Greenpeace, Legambiente e Wwf e partner del calibro di Ikea e Conforama.
La Fsc persegue i suoi obiettivi grazie ad una particolare etichettatura che permette ai consumatori di identificare il legno e i prodotti legnosi che derivano dalle foreste gestite in modo responsabile.
La certificazione Fsc accompagna il legno nelle diverse fasi di trasformazione e nei passaggi commerciali permettendo la rintracciabilità del prodotto lungo tutta la linea produttiva.
In Italia i fazzolettini certificati più comuni sono quelli a marchio Coop, l’importante però è verificare la presenza della sigla FSC
LA BUONA GESTIONE DELLE FORESTE SECONDO FSC
In una foresta certificata FSC la gestione rispetta come minimo i seguenti Principi e Criteri:
1. Rispetto delle leggi locali, nazionali e delle convenzioni ed accordi internazionali.
2. Riconoscimento e tutela della proprietà e dei diritti d’uso della terra e delle risorse forestali.
3. Riconoscimento e tutela dei diritti delle popolazioni indigene che dipendono dalla foresta.
4. Rispetto dei diritti dei lavoratori e delle comunità locali (sicurezza sul lavoro, benessere economico e sociale).
5. Promozione di un uso efficiente dei prodotti e benefici ambientali e sociali derivanti dalla foresta.
6. Conservazione della biodiversità, tutela del paesaggio, delle funzioni ecologiche, della stabilità e dell’integrità della foresta.
7. Attuazione di un piano di gestione forestale adatto alla scala e all’intensità degli interventi, con chiari obiettivi di lungo periodo.
8. Monitoraggio e valutazione della foresta, delle attività di gestione e dei relativi impatti.
9. Conservazione delle foreste di grande valore ecologico-naturalistico, con importanti funzioni protettive o di grande valore storico-culturale.
10. Gestione delle piantagioni forestali in accordo con i Principi precedenti, in modo da ridurre lo sfruttamento delle foreste naturali e da promuoverne la conservazione.