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Scott Pilgrim vs. the World (compreso il cattivo cinema)

Creato il 19 novembre 2010 da Pianosequenza

Scott Pilgrim vs. the World (compreso il cattivo cinema)

Scott Pilgrim vs. the World
(Scott Pilgrim vs. the World) Edgar Wright, 2010 (USA, Canada, Gran Bretagna), 112' uscita italiana: 19 novembre 2010
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Tutti quelli che hanno adorato Hot Fuzz ritroveranno nella versione cinematografica delle avventure di Scott Pilgrim (graphic novel di Bryan Lee O'Malley) la stessa verve creativa che Edgar Wright è solito proporre con il sodale Simon Pegg. Stavolta il regista e sceneggiatore americano è affiancato da Michael Cera, prezzemolino delle commedie americane per teenager, ma mette in scena con la consueta, convincente, frenesia una inedita versione della classica storia d’amore da celluloide. Scott (Cera) s’innamora perdutamente della enigmatica Ramona (Mary Elizabeth Winstead), fuggita in Canada per allontanarsi da un passato burrascoso. Ne sono una prova i suoi sette Ex (fidanzati), dotati di coreografici poteri e pronti a combattere col povero Pilgrim per riconquistare la ragazza.
Wright conduce lo spettatore per quasi due ore in un coinvolgente mondo a metà tra fumetto e videogioco vintage, nel quale tutto sembra possibile ed ogni antagonista, una volta eliminato, si dissolve in una nuvola di monetine argentate – c'è da sottolineare che la poca indulgenza con cui sono trattati questi modelli di maschi “alfa” è la stessa riservata anche al mondo dei geek del quale Pilgrim è fiero rappresentante. Questi momenti a dir poco surreali si alternano a scenette da classica commedia sentimentale, abbastanza brillanti da tenere sufficientemente alto l’interesse di chi assiste alle disavventure di Scott, che condivide appartamento e patemi con l’amico Wallace (Kieran Culkin), vero e proprio tombeur de hommes, mentre nel tempo libero suona il basso in un gruppo rock. È infatti la traccia “musicale” a rivestire un ruolo importante all’interno della narrazione, grazie ad una soundtrack grintosa che fa capolino continuamente tra un combattimento e l’altro – i testi delle canzoni non mancano di scimmiottare la forma mentis di molte band giovanili (“we’re not having no fun…we’re not having no fun”); al vertice della temibile Lega che riunisce tutti gli Ex spunta persino l’ottimo Jason Schwartzman, la cui sola presenza è sempre sinonimo di risata intellettualmente giustificabile (parere di chi scrive). Dimostrando grande intelligenza cinematografica e una certa maturità stilistica rispetto alle pur meritevoli opere precedenti, Wright riesce a mettere in scena un godibile film-ibrido, mutuando il linguaggio dalla graphic novel e l'atmosfera dal mondo dei videogame: in questo modo la sua opera si distingue sia dalle numerose (pessime) trasposizioni di fumetti e similari, sia dalle banali pellicole riguardanti il mondo degli adolescenti che infestano ogni anno i nostri schermi. Non sembra un caso che la ragazza per la quale tutti lottano, Ramona, ricordi per la sua imprevedibilità la protagonista di un altro memorabile film “romantico” (Kate Winslet in Eternal Sunshine of the Spotless Mind), con la quale condivide anche il simbolico e frequente cambiamento del colore dei capelli. Come nel film di Gondry, il protagonista maschile (impacciato ma tutto sommato eroico) è disposto a superare incredibili prove pur di conquistarne amore e rispetto, non importa che si tratti di combattere contro il proprio inconscio o semplicemente di sconfiggere insoliti supereroi. In entrambi i casi, oltre all’amore (per una volta) trionfa anche il Cinema. Da imitare.

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