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Scottish Mood

Creato il 30 luglio 2013 da Theobsidianmirror
Scottish MoodIl mese di luglio è ormai agli sgoccioli. Il caldo è opprimente. L’aria condizionata ha smesso di funzionare ormai da molto tempo ed io mi ritrovo a vagare per casa in mutande, mentre lancio i dadi per decidere se mettermi a scrivere queste righe, infilarmi nuovamente sotto la doccia, oppure aprire la porta del frigorifero, agguantare una birra gelata e sbattermi sul divano a cazzeggiare con lo smartphone. Ancora una settimana di lavoro e poi finalmente potrò mettermi alle spalle una stagione tra le più dannatamente difficili da quando ho iniziato a fare il mestiere che faccio. Il mio capo si è già levato dai maroni e per le prossime settimane dovrebbe rimanersene sdraiato a prendere il sole, avanti e indietro in barca tra l’Elba e la Capraia. Ovviamente il suo ultimo giorno non ha fatto eccezione: c’è stato il solito immotivato alterco quotidiano, evidentemente necessario per poter soddisfare quel  suo ego smisurato. “Ad Ovest niente di nuovo”, disse tanti anni fa Erich Maria Remarque. Io invece oggi posso dire: “Sulla Ovest niente di nuovo”. E infatti sulla Ovest c’è ancora il solito casino. A rendere il tutto ancora più stressante c’è il fatto  che la “mia” azienda abbia appena traslocato, generandomi chilometri extra di tangenziale di cui davvero non sentivo il bisogno. Ma non è il caso di preoccuparsene adesso. Ancora pochi giorni e mi metterò in standby pure io e con me andrà in pausa pure il blog perché, come si dice, quando ci vuole ci vuole.
Mi aspettano una decina di giorni di vagabondaggio nella terra del whisky: la SCOZIA! Ho prenotato il volo su Edimburgo e una macchina a noleggio mi sta già aspettando all’aeroporto di destinazione. Tutto il resto verrà da sé, giorno per giorno. Cercherò comunque di obbligarmi a fare un po’ di programmazione in queste sere: qualche castello, preferibilmente dotato di fantasma di serie, qualche vista mozzafiato da immortalare e magari un avvistamento di Nessie. Chi lo sa? Programmare senza tuttavia esagerare, perché il bello di una vacanza del genere è proprio l’incognita. Poi al mio ritorno vi racconterò come è andata. Spero anche di raccogliere un po’ di materiale per la rubrica “luoghi incredibili”: non dovrebbe essere difficile. Nel frattempo, come dicevo, il blog chiude per ferie. Ci risentiamo dopo Ferragosto, ma non disperate: due settimane passano in fretta e, se proprio non riuscire a resistere, avete a disposizione più o meno 170 post arretrati da andarvi a rileggere.
Nel frattempo, visto che di post con l’etichetta “comunicazioni di servizio” non se ne vedevano da un po’ da queste parti, vi aggiorno su un paio di faccende blogghesche. Vi ricordate il mio raccontino in cinque parti dal titolo “Chilam Balam”? Come no? L’ho pubblicato qui solo lo scorso inverno! Ebbene, durante questo mese di agosto, “Chilam Balam” va in replica, ospite di “Atelier Word in Progress”. La prima puntata è stata già pubblicata giovedì scorso; le altre seguiranno, di giovedì in giovedì, fino alla fine del mese. Se non l’avevate letto a suo tempo, ecco quindi una bella occasione per recuperarlo.
L’altra “faccenda” di cui volevo parlarvi oggi ha invece a che fare con la mia collega blogger Cristina di “Athenae Noctua” che, dopo aver recentemente premiato il mio post sulla Tempesta nella seconda edizione del suo “Owl Prize” (premio di cui vado particolarmente fiero), mi ha regalato a sorpresa anche il mitico “Liebster Award”!
Scottish MoodIl Liebster non è affatto una novità da queste parti: era già atterrato, lo ricorderete, altre due volte lo scorso settembre ed ora… eccolo qui di nuovo. Sono commosso e ringrazio di cuore Athenae Noctua per questo riconoscimento. In altre occasioni avrei utilizzato l’aggettivo “temuto” o “famigerato” per descrivere un premio che richieda risposte ad un numero così impressionante di domande… ma un premio è sempre un premio e va preso come un gesto di apprezzamento per il proprio lavoro. Quindi ringrazio e passo alla sequenza di domande e risposte.
1.C'è un sito artistico, ambientale o architettonico italiano cui tieni particolarmente?
Uno solo? Oddio, scegliere un luogo tra i tanti che abbiamo in Italia è davvero complicato. Ci sono migliaia di siti a cui sono legato per mille motivi: da un lato c’è la bellezza oggettiva, quella la cui vista non potrebbe lasciare indifferente nemmeno un cadavere. Penso alle nostre Dolomiti, alle nostre città d’arte, al mare della Sardegna. Dall’altro lato ci sono i luoghi a cui sono legato per via del ricordo di momenti piacevoli. Penso ai rifugi dell’Adamello, penso ai carrugi di Genova, penso a Siena e a Volterra. Dovendo scegliere penso che mi farò vincere dal campanilismo e darò il mio voto alla piazza Ducale di Vigevano (PV), senza dubbio una delle più belle piazze che abbiamo.
2.Qual è la corrente artistica che preferisci?
Senza dubbio la scuola fiamminga è quella che mi affascina di più. Van Eyck, Bosch, Rembrandt, Vermeer, Rubens, pur così distanti tra di loro, hanno sempre mantenuto uno stile inconfondibile.
3.Quali sono i tre libri cui sei più affezionato/a? Per quale motivo?
Cito tre titoli ma potrei citarne tremila. Vediamo…   “Il richiamo della foresta” di Jack London, “La donna di sabbia” di Kōbō Abe e “La Crocefissione Rosea” di Henry Miller, (che in realtà è una trilogia, meglio nota con i titoli dei tre volumi che la compongono: “Sexus”, “Plexus” e “Nexus”). Il motivo?  Uno solo per tutti. A modo loro ciascuno di essi è un ineguagliabile inno alla libertà.
4.C'è un film che consiglieresti a tutti di vedere?
Anche qui la scelta è alquanto difficile. Ci sono migliaia di film di cui consiglierei la visione, ma molti di questi non sono, come dire, facili. Come sapete io amo il Giappone e, di conseguenza, ritengo che il cinema giapponese sia un meraviglioso mezzo per apprezzare una cultura così diversa dalla nostra ma allo stesso tempo così affascinante. Dovendo scegliere un solo titolo mi orienterei su “Dolls” di Takeshi KItano.
5.Per informarti sull'attualità, ricorri più a internet o a giornali, libri e televisione?
La radio è il mezzo di comunicazione che preferisco. È  una scelta tutto sommato anche un po’ obbligata, considerato il numero abnorme di ore che butto via bloccato nel traffico di Milano.
6.C'è un evento (fiera, festival, raduni ecc.) cui tieni a partecipare regolarmente?
Fino a qualche anno fa probabilmente avrei risposto “Il Gods of Metal”. Oggi credo di poter fare a meno anche di quello. Il fatto è che la regolarità ormai mi annoia: preferisco di gran lunga fare cose sempre diverse.
7.Ti piacerebbe fare il/la blogger di professione o preferisci che la tua attività rimanga un passatempo?
Faccio il blogger perché mi diverte. Lo faccio nel mio tempo libero e quelle (poche) ore che dedico al mio “bambino” sono particolarmente belle proprio perché non sono obbligatorie. La mia opinione è che qualunque tipo di attività, per quanto piacevole e affascinante, finisca per trasformarsi in qualcosa di diverso se ci metti dentro la parola “lavoro”.
8.C'è un avvenimento particolare che ti ha convinto/a ad aprire il tuo blog?
Non ricordo un avvenimento particolare. Credo che ad un certo punto l’ingresso nella blogosfera sia stato un passaggio obbligato, un modo per riscoprire un lato della mia personalità per troppo tempo rimasto da parte.
9.Chi/cosa è in grado di tirarti sempre su di morale?
La risposta è nell’immagine in fondo al post. La Dori e la Piera riescono sempre a farmi sorridere, anche nei momenti più difficili. Non sono carine?
10.C'è un post del tuo blog di cui vai particolarmente fiero/a?
Ce ne sono tanti, anche se “fiero” è un termine un po’ esagerato. Diciamo che alcuni di questi mi hanno dato parecchie soddisfazioni (non tanto in termini di visite, perché magari non se li è filati nessuno, quanto in termini di risultato, così prossimo a ciò che avevo in mente). Tra i tanti cito “Uomini e Lupi”, “Il potere del suono” e “Villisca Axe Murder”.
11.Hai un motto o una citazione che ti rappresenta?
Quod me nutrit me destruit.... nulla può farti davvero male, tranne ciò che ami davvero. Per me significa che bisogna dare la giusta importanza alle persone e alle cose, e dare il proprio cuore solo a chi lo merita.
A questo punto la regola del “Liebster” mi imporrebbe di scegliere altri enne blogger a cui porre altre enne domande. Visto però il caldo, il periodo pre-vacanziero e la mia innata pigrizia estiva, per questa volta salto. Che altro dire? Non mi rimane che augurare a tutti buone vacanze. Divertitevi, riposatevi, dormite, ballate, fate quello che vi pare ma passatevela bene. A presto!

Scottish Mood

A sinistra la Piera, a destra la Dori. L'intruso giallo al centro si chiama Crabby (e non è un micio).



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