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Scozia-Francia. Fatte le formazioni, vediamo che partita ci attende sabato

Creato il 07 marzo 2014 da Soloteo1980 @soloteo1980

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Edimburgo – I due head coach hanno scelto i loro 23 giocatori per la gara di sabato, con Johnson e Saint Andrè che hanno apportato cambi alle squadre che, nell’ultimo turno, hanno vissuto fortune contrarie.
Perché se la Scozia ha vinto in Italia, la Francia ha subito una pesantissima sconfitta – e una lezione – dal Galles a Cardiff nel Friday Night del 6 Nations, una batosta che potrebbe avere compromesso il sogno francese del ‘triomphe’ nel “Tournoi”, che nell’anno post-Tour dei B&I Lions ha sempre visto i Galletti tra i favoriti. A Saint Andrè non è andata giù la prestazione di Cardiff, non solo per la sconfitta, ma soprattutto per la troppa indisciplina e le mancanze di rispetto verso il direttore di gara. “A Cardiff troppi  nostri giocatori si sono ‘messi a piangere’, a discutere con l’arbitro, rendendo la vita difficile al nostro capitano. Sabato prossimo voglio che solo Papè discuta col direttore di gara, mentre gli altri quattordici in campo devono stare zitti e concentrarsi sul fare bene il loro lavoro“, ha detto l’head coach francese in mattinata, presentando la formazione.

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I comunicati stampa con l’annuncio delle formazioni ufficiali per la gara di sabato

Lo scontro dei pack sarà la chiave del match e il primo quarto di gara quello in cui, molto probabilmente, si deciderà il match. La Francia, che ha cambiato sette giocatori, deve fare a meno di Picamoles, punito per l’indisciplina mostrata nei confronti del direttore di gara, e di Szarzewski, infortunato, così come il grande assente Dusautoir da inizio torneo, ma presenta pur sempre un pacchetto di mischia che può davvero mettere in difficoltà la Scozia.
L’esecuzione delle fasi statiche farà la differenza, perché molto probabilmente Les Bleus vorranno subito imporre il proprio predominio, per poi creare piattaforme per i loro attacchi, fatti di fasi giocate in velocità e di grande circolazione dell’ovale.
In Galles la Francia è stata messa sotto duramente in mischia chiusa, un aspetto che i transalpini curano molto e un fattore che potrebbe essere determinante; anche la voglia di rivincita, il non voler rinunciare al titolo, con la possibile ‘finale’ contro l’Irlanda tra le mura amiche, avrà il suo peso. La Scozia, contro l’Italia, ha dimostrato che in touche i problemi sono stati risolti quasi completamente, ma in chiusa il pack italiano ha stradominato (almeno nel primo tempo); sotto questo aspetto, in settimana, lo staff tecnico ha lavorato con attenzione e l’inserimento di Gray, Beattie, Denton e Hamilton nel XV titolare significa ricerca di dinamismo in fase di possesso e desiderio di imporsi in rimessa laterale, anche e soprattutto contestando le rimesse avversarie.

La Scozia dovrà gestire benissimo la fase difensiva, evitando di ammassare troppi uomini nei raggruppamenti lasciando spazi alle incursioni dei trequarti avversari – penso a Bastareaud, letale se può prendere velocità, così come a Medard – e non affidarsi troppo ai calci, per lo stesso motivo e perché, se non contestati immediatamente, Dulin e Huget possono fare davvero male con le loro ripartenze (e Fickou, che l’anno scorso ha debuttato nel Championship proprio contro la Scozia, nella ripresa potrebbe essere un fattore sorpresa determinante).
Se gli uomini di ‘Jonno’ sapranno giocare come nel secondo tempo di Roma, la Scozia ha davvero qualche speranza di vincere la seconda gara del suo 6 Nations.

Les jeux sont fait, la parola adesso passa al campo.

A questo proposito, un piccolo inciso. Il meteo prevede pioggia fino a sabato, ma una pioggia breve e debole (qualche showers, insomma). Ieri il terreno del Murrayfield sembrava verde e nettamente migliorato. Vedremo come reggerà dopo le prime mischie.

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