Scritto con il sangue - Provato - PC

Creato il 28 gennaio 2014 da Intrattenimento

Ambientato nel mondo di Legacy of Kain, Nosgoth propone un approccio interessante ai third person shooter

Non c'è ancora una data precisa per l'uscita su Steam, né tantomeno è chiaro quando avrà inizio la closed beta, tuttavia le promesse fatte da Nosgoth sono ambiziose e già la versione alpha, che abbiamo provato in questi giorni, porta con sé il sentore di qualcosa di speciale. Chi conosce la serie Legacy of Kain saprà che Nosgoth è il regno in cui si sono svolte le avventure del celebre vampiro, ma dopo la sua scomparsa gli eserciti degli umani e delle creature oscure sono tornati ad affrontarsi per la conquista del territorio. La loro battaglia viene appunto rappresentata in questo nuovo third person shooter in multiplayer sviluppato da Psyonix, che adotta il controverso modello free-to-play pur promettendo un bilanciamento che impedisca il tanto temuto "pay to win", ovvero la possibilità di ottenere un personaggio sostanzialmente più potente degli altri acquistando armi o booster costosi. Per il momento è disponibile una sola modalità, il deathmatch a squadre, accessibile però in due varianti: una per i principianti, fino al livello 5, e una aperta anche agli esperti. Si tratta di un'ottima soluzione per evitare di patire in modo particolare le prime partite, quando bisogna assimilare le meccaniche e la filosofia alla base del gioco; che chiaramente nasconde numerosi risvolti strategici man mano che si guadagna esperienza, con la possibilità di far crescere le singole classi in base al loro uso in-game e di miscelarne le abilità per ottenere un guerriero perfettamente in sintonia con le nostre esigenze. Detto questo, una volta avviato il client e regolate le impostazioni si tratta di aspettare solo pochi secondi per trovare un match, il che significa che alla fine dei conti per la closed alpha non sono state coinvolte pochissime persone, anzi, e la situazione non potrà che migliorare ulteriormente in futuro.

Tre per quattro

Come detto, la versione alpha di Nosgoth ci mette a disposizione il solo deathmatch, in cui si affrontano due squadre composte ognuna da quattro giocatori, per una durata media di dieci minuti e un totale di due round in cui si vestono a turno i panni degli umani o dei vampiri, per poi confrontare i punteggi finali e determinare il team vincitore. Le due fazioni contano al momento tre classi differenti, numero che chiaramente verrà aumentato col passare del tempo e l'avvicinarsi della release ufficiale. Dalla parte degli umani abbiamo l'Hunter, dotato di una balestra automatica non molto precisa ma discretamente potente, nonché della capacità di imprigionare momentaneamente gli avversari lanciandogli delle catene e di scoccare un dardo esplosivo; lo Scout, un arciere preciso e in grado di sferrare colpi caricati, che può tirare all'occorrenza dei pugnali a breve distanza oppure chiedere il supporto dei suoi colleghi indicando un punto della mappa da bersagliare con una pioggia di frecce; l'Alchimist, una guerriera armata di un lanciagranate letale se il bersaglio è vicino, nonché di bombe accecanti e incendiarie. Sul fronte dei vampiri ci sono invece il Reaver, veloce e letale con i suoi artigli, dotato di un pericoloso attacco caricato e capace di rendersi sfuggente per coprire la ritirata o di usare un fumogeno che segnala la posizione dei nemici sulla mappa; il Tyrant, una creatura enorme che può travolgere gli avversari con la sua carica, scuotere il terreno e rendere la propria pelle dura come la roccia per allontanarsi rapidamente da una zona calda; la Sentinel, un vampiro alato che colpisce con un battito d'ali o con un colpo d'artigli caricato, ma che soprattutto è in grado di volare e può afferrare gli umani, portarli in alta quota e poi lasciarli precipitare al suolo.

Meglio umani o vampiri?

L'approccio di Nosgoth relativamente alle fazioni e alle classi ricorda da vicino quello di Left 4 Dead, ed esattamente come nel titolo Valve la fisicità degli attacchi corpo a corpo lascia un po' a desiderare, mostrando il fianco a un'eccessiva "scivolosità" che può dar fastidio laddove i nostri colpi non vadano a segno. Una grossa differenza è però rappresentata dalla sostanza dei valori in campo, nel senso che gli umani in questo caso non sono armati di mitra e devono dunque muoversi in un certo modo nella mappa per non finire vittime delle sortite delle creature della notte, adottando spesso e volentieri una strategia difensiva e prediligendo gli spazi chiusi piuttosto che quelli aperti, eccessivamente esposti anche alle incursioni delle Sentinel. Controllare un umano nel gioco significa potersi spostare più rapidamente, correre e scartare di lato, nonché avere ottime possibilità di sopravvivenza laddove si rimanga con il gruppo e i nemici siano a tiro; mentre vestire i panni di un vampiro significa andare più piano ma approfittare di un'agilità che consente di scalare rapidamente qualsiasi superficie, saltando da un tetto all'alto nell'attesa di una preda, e concentrarsi sugli attacchi corpo a corpo. È proprio questa precisa distinzione, con tutto ciò che ne consegue, a rendere l'esperienza di Nosgoth fresca e piacevole, nonostante tutti i limiti di una versione alpha chiaramente non rappresentativa di quello che sarà il prodotto finito, specie per quanto concerne i numeri. Aumenteranno infatti le modalità, aumenteranno le mappe disponibili e allo stesso modo verranno introdotte ulteriori classi di personaggi, a tutto vantaggio della varietà e della profondità.
Nosgoth - Video "War is Upon Us"

Tecnica, spigoli e impressioni preliminari

È prematuro formulare giudizi sulla realizzazione tecnica di Nosgoth, visto l'attuale stadio di sviluppo; tuttavia ci sentiamo di dire che l'impatto visivo è convincente, specie con le impostazioni al massimo, e i personaggi appaiono ben caratterizzati e discretamente animati. Quello che lascia un po' a desiderare sono gli scenari, nel senso che mancano di personalità e di elementi di contrasto tali da renderli immediatamente riconoscibili, o da proporre precisi approcci strategici, come invece accade, ad esempio, nella serie Gears of War. Certo, lo sviluppo verticale dell'azione, fornito dalle capacità dei vampiri di scalare qualsiasi cosa, rappresenta un'importante novità e prende le distanze dai limiti con cui invece bisogna fare i conti quando si controllano i "cattivi" in Left 4 Dead. Assolutamente da migliorare è il supporto per il controller, al momento appena abbozzato e francamente inutilizzabile, che potrebbe fornire all'esperienza in terza persona una fisicità e un controllo direzionale superiori rispetto alla tastiera, a maggior ragione quando si utilizzano le creature della notte. Per quanto concerne le dinamiche free-to-play, ci sono le tradizionali due valute, una virtuale e una reale, con cui poter acquistare oggetti e personalizzazioni su base giornaliera, settimanale o permanente. Durante i nostri test abbiamo riscontrato un discreto rilascio di monete d'oro da parte del gioco, il che consente di fare un po' di prove con l'equipaggiamento e capire un po' quali siano le differenze fra un oggetto e un altro, ma ci riserviamo di analizzare meglio questo aspetto del prodotto più avanti, quando cioè gli sviluppatori avranno stabilito un metodo preciso per preservare il bilanciamento al di là degli eventuali booster. Stando a quello che abbiamo visto finora, tuttavia, l'impegno nel non trasformare Nosgoth in un "pay to win" sembra sia stato rispettato.


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