Ecco gli autoprodotti, in questo caso
insultano i sith.
Doveva leggere la favole de "La volpe e l'uva".
Tutti la conoscerete, immagino. Una volpe che desidera ardentemente l'uva, ma non ci arriva e, quindi, lascia perdere e, anzi, inizia a dire che quell'uva non è buone.
Divertente per una bambina, ma a me ha fatto riflettere.
Tutti questi mesi nella blogosfera, a sentir parlare con continue sterili discussioni quegli autori che autopubblicano ebook e parlano male delle Case Editrici...non è che fanno la parte della volpe?
Me lo sono chiesto molte volte, pur essendoci autoprodotti scritti in modo decente...perchè, se credono tanto in se stessi, tanto da autopubblicarsi, non si propongono alle case editrici?
Le case editrici avrebbero tutto l'interessa a pubblicare racconti, romanzi o storie di ottima qualità, è logica del mercato che una buona storia trova, per certo, un'editore e vende molto bene.
Sarà che questi non son capaci di scrivere qualcosa di decente?
Mi pare l'unica spiegazione possibile, e il voler tentare ad ogni costo di vedere una loro pubblicazione in giro sono disposti a darla via gratis (per non parlare di alcuni blogger, che pretenderebbero, viceversa, di esserlo. Sveglia, nessuno ci ha chiesto nulla. Questo è un hobby e nulla di più).
Senza un'editing decente, una correzione di bozze come si deve, un'impaginazione ad arte...cosa che, viceversa, una casa editrice fa, gratis, sempre, ovviamente, unita ad un'ottimo lavoro di pubblicità.
A conti fatti, quelli che autopublicano sono di norma pieni di se, autoreferenziali e pessimi scrittori, non come quelli che vengono pubblicati.
Basta prendere un qualsiasi libro, edito da casa editrice, naturalmente, e paragonarlo con gli ebook che girano per l'ambito italiano.
Ma che ne stiamo ancora a parlare.
Imparate a scrivere, poi, magari, ne possiamo riparlare.
COMMENTI (1)
Inviato il 16 settembre a 15:30
ho pubblicao il mio primo libro di pesie con la Montedit a pagamento
Ho venduto 400 copie e ci ho guadagnato soldi e un lavoro come giornalista
ciao ciao