Caffè letterario A cura di Silvia Pattarini. Intervista a Carlo Moiraghi in tutti gli store online con Giallo indiano (Noi Edizioni): «I libri si inventano e si scrivono da sé, l’autore ne è solo il primo lettore, il testimone che li scopre mettendoli nero su bianco».
Carlo Moiraghi è medico chirurgo, agopuntore, omeopata, psicoterapeuta. È Presidente di ALMA (Associazione Lombarda Medici Agopuntori), Direttore della Scuola ALMA di Agopuntura,e della Scuola ALMA di Qigong e taijiquan, Vicepresidente di FISTQ (Federazione Italiana delle Scuole di Tuina e Qigong), delegato di FISA (Federazione Italiana delle Società di Agopuntura) per la Regione Lombardia, membro della Commissione per le Medicine non Convenzionali dell’Ordine dei Medici di Milano, Vicepresidente di AGOM (Agopuntura nel Mondo). Ha all’attivo numerose pubblicazioni di testi cinesi classici e oltre una dozzina di libri di saggistica, manualistica, narrativa.Nella Collana Tratti di Noi Edizioni ha pubblicato il saggio Siddharta e il Sutra di Diamante (2019).
Diamo il benvenuto a Carlo Moiraghi. Grazie per avere scelto il nostro web magazine culturale Gli Scrittori della Porta Accanto. Ora che abbiamo rotto il ghiaccio raccontaci qualcosa di te. Qual è quell’alchimia, quella scintilla interiore che ti spinge a scrivere nella vita di tutti i giorni? Cosa ti affascina e ti ispira?
La mia vita, come quella di tanti, è piuttosto piena, sono medico e quindi vedo pazienti, dirigo una scuola di agopuntura rivolta a medici e quindi insegno, ho due figlie e quindi tante gioie e tanti impegni, però io ho anche un segreto, un mondo altro che attende solo me dentro il portatile chiuso, e io attendo lui. Così eseguendo i miei compiti giornalieri ci penso, alla storia, a come procederà, e cosa conviene, perché prima di scrivere, come ho detto, io non lo so con precisione, è solo scrivendola che la stoia prende vita.Quanto tempo ti ha impegnato la stesura di Giallo indiano?
Ho scritto numerosi libri, Giallo indiano è uno di quelli che ha preso più tempo, c’è da dire che io non scrivo a tempo pieno e che non ho mai fretta di finire e pubblicare, parliamo però di numerosi anni.Con Giallo indiano il lettore è trasportato in un ritmo narrativo denso di adrenalina e colpi di scena. Ce ne vuoi parlare per incuriosire i nostri lettori?
Sei uno studente e vai a fare il servizio civile in India perché te lo ha consigliato il tuo professore di anatomia. In pochi giorni senza volerlo già ti metti nei pasticci e ti rimpatriano. Litighi con tu padre, un teatrino sempre lo stesso da anni e decidi che non ci stai. Letteralmente ti casca in mano un passaporto, lo dai taroccare alla meno peggio da un’amica filatelica e te ne ritorni in India in men che non si dica ance perché ti sei fatto la fidanzatina laggiù, progetto suicida, infatti ti beccano subito all’aeroporto di Mumbay, solo che tu dai un imprevisto cazzotto a un gran graduato e te la dai a gambe fra la gente più veloce del levriero, progetto sottozero, invece non sai come ma per ora sei riuscito a fare perdere le tue tracce. Hai vinto, in realtà hai perso tutto, ma proprio tutto, e sei diventato un clandestino in India. La storia incomincia così.Chi è il pubblico ideale di questo romanzo?
C’è lo studente fuoricorso pecora nera, c’è il padre gran professorone milanese e non si capiscono, c’è la madre che li ama e li capisce entrambi e è presa fra due fuochi. C’è l’India raccontata da chi l’ha conosciuta. Ci sono riferimenti a quando Goa è stata sede per oltre quattro secoli del Tribunale della Santa Inquisizione, e questa è una storia non nota a tanti. C’è l’azione. C’è la suspance. I lettori possono essere di stampo diverso. Questo è un libro che si può leggere bene sia su una panchina, sia sotto l’ombrellone, sia nel proprio studio o in biblioteca.
Giallo indiano
di Carlo MoiraghiNoi Edizioni
Narrativa
ISBN 978-8832128888
cartaceo 25,00€