Magazine

Scrittori: intervista a Edoardo Piazza

Creato il 24 agosto 2021 da Gliscrittori
Scrittori: intervista a Edoardo Piazza

Caffè letterario A cura di Silvia Pattarini. Intervista a Edoardo Piazza, in tutti gli store online con il romanzo  Il capodanno di Umberto Rose (Apollo Edizioni): «Scrivo per schiarire ed esplorare mondi e prospettive». 


Edoardo Piazza, benvenuto sul nostro web magazine culturale Gli Scrittori della Porta Accanto. Per scrivere un libro è necessario avere una storia da raccontare: raccontaci quale è stata quell’alchimia, quella scintilla interiore che ti ha spinto a scrivere Il capodanno di Umberto Rose.

Mi trovavo a correre per allenarmi, davanti alla sede di lusso di un’università privata, era già capitato altre volte. A un certo punto si è accesa questa lampadina nella testa, che a dire il vero era più un faro che una lampadina. Lì ho trovato quello slancio interiore che serve poi alla realizzazione di un’opera complessa quale è il romanzo. Erano un paio d’anni che accumulavo pezzi di storie e ho capito che sarei arrivato in fondo. Una cosa che non capita tutti i giorni. Anzi, in realtà, non so nemmeno se e quando succederà di nuovo.

Ci ricordi i titoli delle tue precedenti pubblicazioni?

Ho pubblicato la raccolta di poesie Container! nel 2019 con Ensemble Edizioni. È una raccolta sul tema delle merci e della globalizzazione, ma non solo. Ci sono anche riflessioni più intime.

Perché hai scelto proprio questo titolo, Il capodanno di Umberto Rose?

Per semplicità: è didascalico. Illustra subito il nome del protagonista e il tempo dell’ambientazione.

Ci riveli qualche indiscrezione sulla trama, così da farci addentrare meglio nel tuo contesto?

È la storia di un anziano vedovo e dell’uomo che gli ha ucciso la moglie quando era giovane. Il primo si batte per i valori della storia e della cultura del suo paese, il secondo è pronto a tutto pur di far carriera in un’organizzazione criminale.

Perché consiglieresti Il capodanno di Umberto Rose?

Perché è essenziale nello stile, quindi racconta solo ciò che è necessario alla storia, e ciò contribuisce a tenere alto il ritmo della scrittura.

Quanto ti ha coinvolto emotivamente la stesura di questo romanzo?

Meno di altri lavori che ho scritto in passato e che non ho pubblicato. Credo che la rinuncia a una parte della soggettività autoriale aiuti la storia a stare in piedi da sola.

Il capodanno di Umberto Rose

Il capodanno di Umberto Rose

di Edoardo Piazza
Apollo Edizioni
Narrativa
ISBN 978-8831202817
Cartaceo 10,00€

Se potessi esprimere con un'immagine ciò che rappresenta veramente per te la scrittura, quale sarebbe?

Devo essere sincero: a questa domanda non so rispondere. La risposta: “a una casa che si poggia sulle fondamenta” mi sembra troppo banale. Sicuramente l’immagine di un artigiano che lima il legno fino a quando non termina la sua opera è più calzante.

Scrivere, a volte, è terapeutico. Qual è la tua motivazione?

La rabbia purtroppo è un bel motore. Il fatto che, come cittadini, contiamo sempre meno, spinge a gridare la nostra voce attraverso la scrittura. Poi bisogna lavorarci su questo stato d’animo. E modellarlo come se fosse creta. Ecco: l’immagine che non mi veniva prima potrebbe essere la creta!

Ringraziamo tantissimo Edoardo Piazza per essere stato ospite di questo Caffè Letterario, lo spazio degli Scrittori della porta accanto dedicato agli autori, e, anche a nome dei nostri lettori, gli auguriamo in bocca al lupo per suoi progetti futuri.

Silvia Pattarini

Silvia Pattarini



Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog