Caffè letterario A cura di Silvia Pattarini. Intervista a Maurizio Spano, artista poliedrico dai molteplici interessi: «Mi piace pensare che ci siano sogni belli e possibili, che alla fine si realizzano. Scrivendo romanzi cerco di raccontarli».
Maurizio Spano, bentornato sul nostro web magazine culturale Gli Scrittori della Porta Accanto. Che bello riaverti qui con noi, posso offrirti un caffè?
Lo accetto volentieri, è un'eccellente maniera di accompagnare una conversazione.Maurizio sei un artista poliedrico, oltre alla scrittura hai molteplici interessi, ce ne vuoi parlare?
Effettivamente in questi sessant'anni i sentieri dell'arte percorsi sono stati tanti e variegati: all'inizio tanta musica (chitarrista/cantante), poi la fotografia (presumo per un mero fattore economico: i soldi per comprarmi la macchina fotografica li ho guadagnati a vent'anni). Per una decina d'anni teatro amatoriale dialettale e poi mi sono immerso nella pittura che, devo dire, mi ha dato molte soddisfazioni. Nel 2007 ho iniziato a stendere il primo romanzo, Francesca, e la scintilla della scrittura, che aveva percorso tutta la mia vita riempiendo innumerevoli pagine di pensieri mai pubblicati, ha preso forma, si è trasformata in un fuoco che continua a bruciare.Quanti libri hai scritto, ci ricordi i titoli?
Ho pubblicato quattro romanzi: Francesca, con Aliberti Editore (2011), attualmente in attesa della seconda edizione; La Signora dei colori, con Sillabe di Sale Editore (2013), in seconda edizione con StreetLib; Nato di domenica prima con Apogeo Editore (2015) e dal 2021 in seconda edizione con PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto; La Ricamatrice (2020) con PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto.Qual è il libro che hai scritto a cui sei più legato e perché?
D'istinto direi Nato di domenica, in qualche maniera il più autobiografico: contemporaneamente romantico, avventuroso e in dialogo con la parte più intima dei personaggi. Ma è davvero difficile scegliere, perché ogni romanzo racconta una parte della grande avventura della vita. E ne mancano ancora.I lettori apprezzano le tue opere, hai ottenuto feedback positivi?
Sì, scrivere mi ha permesso di condividere emozioni con molte persone altrimenti irraggiungibili e alcuni commenti, in particolare, mi hanno riempito di gioia. Il fatto che i miei personaggi e le loro emozioni siano stati accolti nelle case di tanta gente è ciò che, secondo me, da senso al mestiere di raccontare storie.Uno scrittore di solito è un avido lettore. Che genere di libri preferisci leggere, quanti libri riesci a leggere nell’arco dell’anno?
Nel tempo ho cambiato spesso generi letterari: dalle avventure raccontate da Giulio Verne e Salgari lette da bambino alla fantascienza di Asimov scoperta assieme ai grandi scrittori dell'800 nel tempo delle superiori. Poi gialli (soprattutto inglesi) e ogni libro che potesse soddisfare la mia curiosità. Adesso mi sto dedicando (anche perché riguarda ciò che sto scrivendo) all'etnografia del Polesine, la terra dove sono nato, e alla letteratura scientifica sul concetto (fisico e filosofico) dello spazio/tempo.Sono un lettore molto lento. Al massimo riesco a leggere 15/20 libri l'anno.
Be' mi sembra comunque un numero ragguardevole. Facciamo un gioco: stai leggendo un bel libro, dove ti trovi?
A bordo di un veliero. Sto viaggiando sull'oceano, sfiorando le coste del Madagascar. Il comandante, il pirata Long Jhon Silver, è in piedi a prua e batte la sua gamba di legno sul ponte della nave. Stiamo tutti aspettando che decida in quale direzione dovrà continuare la nostra avventura...Che tipo di lettore sei: preferisci sfogliare i libri, annusando il profumo delle pagine, oppure preferisci i tecnologici e-book?
Sono un lettore in contraddizione con se stesso. Amo sfogliare le pagine, la carta sotto le dita è affascinante. Poi, per pigrizia, leggo gli e-book.La ricamatrice
di Maurizio SpanoPubMe Gli scrittori della porta accanto
Narrativa | Romanzo storico
ISBN 978-8833665283
Cartaceo 12,00€
Ebook 2,99€
