
Caffè letterario A cura di Silvia Pattarini. Intervista a Nicole Tinazzi, in tutti gli store online con Luce innaturale (Pluriversum): «Scriviamo per essere liberi».
Nicole Tinazzi, veronese, è nata nel 1998. Laureata in Logopedia, ha mosso i primi passi nel mondo della scrittura militando presso le redazioni di quotidiani online ben noti nell'ambiente, come Periodico Daily e Quotidian Post. Ha pubblicato altri due romanzi, Sole d'agosto (2015) e Raise Again (2018), poi tradotto in Risorgere.Benvenuta Nicole Tinazzi. Grazie per avere scelto il nostro web magazine culturale Gli Scrittori della Porta Accanto. Nel nostro salotto virtuale l'atmosfera è allietata da un'orchestra di giovani promesse che suona Not to Blame, di Joni Mitchell. Su queste note, raccontaci qualcosa di te. Quali sono i tuoi gusti in fatto di libri, che generi preferisci leggere? Quali sono, invece, i generi letterari in cui sei abile nella scrittura?
Leggo di tutto, ma soprattutto ciò che è reale. Preferisco dedicarmi a biografie, storie di vita, mi piacciono anche le cronache di eventi storici, soprattutto se fanno riferimento alla storia recente e meno approfondita. Diciamo che i libri con cui amo passare il tempo hanno quasi sempre la forma del reportage giornalistico. Sono libri che mi permettono di avere nuove conoscenze e una maggiore comprensione del mondo attuale: comprensione e conoscenza sono i primi strumenti di cui disponiamo per edificare la nostra significativa libertà personale.Per quanto riguarda la scrittura, ho una certa abilità a raccontare storie verosimili, se non realmente accadute.
C’è un autore contemporaneo che stimi particolarmente e che avresti piacere di conoscere?
Stimo gli autori che purtroppo ci hanno lasciato. Se potessimo tornare indietro nel tempo, vorrei conoscere la Fallaci. Devo principalmente a lei la mia passione per la scrittura e soprattutto per il racconto della realtà.Oltre a Luce innaturale, hai all’attivo altre pubblicazioni o progetti editoriali?
Sì, certo. Una è ormai giunta al termine, si tratta di un romanzo delicato e forte che tratta il tema della libertà e del suo rapporto, talvolta conflittuale, talvolta idilliaco, con l’amore. Poi ce ne sono alcune altre, ma sono lontane dalla conclusione. Tra queste, quella che preferisco ha la pretesa di mischiare il tema della danza con quello delle discriminazioni razziali nell’America del secolo scorso.Che tema affronti col tuo romanzo?
In questo romanzo si parla di violenza domestica, in particolare di quella avvenuta durante la pandemia in corso. È una situazione drammatica, che presento dal punto di vista di una ragazzina che diventa grande in un ambiente così opprimente. Non si tratta di romanzo semplice né adatto ad un pomeriggio rilassante; al contrario, questo è un libro impegnato, che smuove i pensieri e costringe a porsi delle domande.Ci racconti qualche curiosità su Luce innaturale per i nostri lettori?
Dopo aver concluso definitivamente la stesura del libro e averlo consegnato ad primo un editor, mi sono rifiutata di sottoporlo al giudizio delle case editrici per mesi. L’ho rinchiuso in una cartella e l’ho lasciato lì, fingendo di dimenticarlo. Non so cosa avessi nella testa, ma non volevo che arrivasse alla pubblicazione. Poi, per fortuna, mi sono decisa. Mi sono promessa di dire che, dopo aver sottoposto il romanzo alla casa editrice Pluriversum, ho ottenuto una risposta favorevole dopo pochissimi giorni, circa quattro, mi sembra. Questo per incoraggiare gli autori a sottoporre le proprie opere al vaglio di editori professionisti e non accontentarsi delle autopubblicazioni, se non vogliono farlo. È successo lo stesso con altre quattro case editrici: volevano pubblicare il mio libro, lo stesso che avevo nascosto per mesi.E di te che ci racconti? Scrivi meglio di giorno o di notte? Hai un luogo tutto tuo in cui riesci a concentrarti e trasferire i tuoi pensieri su carta?
Scrivo di giorno, perché di notte dormo: ho un tremendo bisogno di regolarità nella mia vita, quindi non potrei mai passare una notte in bianco, sperando di non avere conseguenze. Per quanto riguarda i luoghi, posso scrivere in tutte le stanze della casa, anche in giardino. Mi è capitato di scrivere in hotel, in treno, al bar, in aereo: posso dire che non ho un luogo preferito.
Luce innaturale
di Nicole TinazziPluriversum
Narrativa
ISBN 978-8831354516
Cartaceo 15,00€
Ebook 5,99€

