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Scrive Lillo Gesone, sui piccoli venditori ambulanti delle spiagge marsalesi

Creato il 25 agosto 2013 da Www.marsala.it @@il_volatore

Egregio direttore,
da alcuni giorni, nel frequentare sporadicamente le nostre spiagge, non ho potuto non notare il crescente numero di venditori ambulanti extracomunitari che cammino per più 10 ore nel tentativo di vendere i loro oggetti, nulla di nuovo, qualcuno potrebbe dire.

Invece qualcosa di nuovo c’è, a farlo sono ragazzini di 13/14 anni, ragazzini che percorrono il nostro litorale per ore ed ore nel tentativo di vendere qual cosina, molti marsalesi , devo essere sincero, presi a compassione comprano un braccialetto o un ventaglio. Ma la domanda che mi pongo è se questo è il modo per aiutarli.

Scrive Lillo Gesone, sui piccoli venditori ambulanti delle spiagge marsalesi

A 14 anni si gioca al pallone, si scherza con gli amici, si va a scuola, si hanno le prime cotte.
Pensare che questi ragazzi siano scappati, magari rischiando la vita, da guerre o miseria per finire a fare gli schiavetti a Marsala è intollerabile, il solo dubbio che questi ragazzini siano sfruttati da altri che li costringono a “lavorare” in quel modo dovrebbe far scattare tutti gli accertamenti a chi ne ha la competenza
Noi che ci riteniamo membri di una società evoluta dovremmo garantire a questi poveri figli una vita almeno decente, dove possano trovare un minimo d’affetto e vivere la vita secondo la loro età.
Troppo semplice commuoverci quando guardiamo in tv bambini africani denutriti e poi far finta di nulla rispetto a quello che vediamo a pochi metri.
Spero che questa lettera, se Lei avrà la compiacenza di pubblicarla, possa servire a sensibilizzare le autorità competenti in materia, perché possano accertare le condizioni di vita di questi bambini/ragazzi e magari mettere in atto tutto quello che può servire affinché possano avere il diritto di essere tali e non schiavi.


Lillo Gesone
 


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