Qualche giorno fa, l’amico e collega, Germano mi confidava:
A me sta venendo sempre più voglia di tornare a scrivere di supereroi.
Oh, anche a me. Non che mi sia mai davvero passata, questa voglia. Solo che, dopo l’uscita di Avengers – Age of Ultron, mi rifarei volentieri un altro giro nella narrativa supereroistica. Sia io che Germano (e altri colleghi, ma soprattutto noi due) l’abbiamo già fatto: abbiamo scritto storie di tizi con superpoteri, a volte coi classici costumi fumettosi, spesso senza questa deriva pulp, sostituita da un taglio più realistico e crudo.
Abbiamo perfino creato due universi interi popolati da “Super”: Due Minuti a Mezzanotte e la sua variante, 2MM Darkest.
Il primo è stato lo scenario di ben due round robin (stagione 1 e stagione 2, proprio come i serial televisivi), che hanno coinvolto una quarantina di autori diversi.
Un successone, ma soprattutto un esperimento che – correggetemi se sbaglio – in Italia non ha precedenti.
Non li ha perché in Italia c’è ancora molta gente che affronta la questione in questo modo:
I supereroi non appartengono al nostro bagaglio culturale.
Perbacco, quindi l’Italia ha un bagaglio culturale!
Battute a parte, si potrebbe allargare il discorso e aggiungere che il nostro paese non ha quasi più nessuna tradizione riguardante la letteratura del fantastico. Ciò che stanno insegnando alle nuove generazioni di lettori comprende al limite una bella infornata di paranormal romance e qualche nozione di fantascienza distopica, con un taglio tipicamente young adult. Oh, sì, poi c’è un po’ di fantasy tolkeniano e qualche opera derivativa di grandi successi televisivi (i tanti racconti che si ispirano a The Walking Dead, per dirne una).
In realtà, grazie al grande successo dei cinecomics, i giovani avranno presto una grande cultura supereroistica.
Marvel e DC Comics stanno sbancando i botteghini, spesso e volentieri con film più che dignitosi.
I fumetti dei “tizi in costume” conoscono una nuova giovinezza, tanto che si sono di nuovo ritagliati angoli importanti nelle edicole italiane.
Certo: film e fumetti sono media differenti rispetto ai racconti e ai romanzi. I supereroi si adattano assai meglio al grande schermo e alle “nuvole parlanti” che non alla pagina statica di un libro o di un ebook.
Eppure negli States (patria del fenomeno supereroi) i romanzi che hanno per protagonisti dei tizi dotati di abilità uniche, con o senza costumi colorati, vendono molto. In alcuni casi moltissimo.
Qui da noi, al solito, c’è molta diffidenza riguardo al nuovo.
C’è anche da dire un’altra cosa: i supereroi che (al momento) appassionano gli italiani sono quelli proposti dai grandi brand fumettistici, vale a dire quelli di casa Marvel, quelli della DC, più occasionali outsider di qualità (penso a Kick Ass, a Hellboy etc).
Proporre eroi e ambientazioni nuove pone un ulteriore muro di diffidenza tra l’autore e il lettore.
Ma non l’abbiamo fatto comunque. Non a caso Due Minuti a Mezzanotte e Darkest sono universi nuovi di zecca, con protagonisti originali, unici, esclusivi.
Quindi io, Germano e gli altri autori della nostra cricca ci siamo complicati la vita, aggiungendo sfida alla sfida.
Eppure, che vendano o meno, siamo fermamente convinti che i racconti che abbiamo proposto finora siano di grande qualità. E soprattutto spassosi.
Forse è la troppa trasparenza a fregarci un poco.
Io, per esempio, ho scritto in un’altra occasione di “supereroi”. Che altro è il ciclo narrativo La Lancia di Marte, se non una storia superoistica?
Ci sono divinità redivive che combattono una guerra mondiale in un futuro distopico. Marte è paragonabile a una sorta di Superman resuscitato da Roma Antica, così come la sua nemesi, la Dea Tiamat, potrebbe essere benissimo un villain paragonabile ad Apocalisse degli X-Men.
Come vedete, a volte è l’etichetta a decretare il destino di un ciclo narrativo. La Lancia di Marte vende molto bene, non pare soffrire degli handicap di quei racconti che appartengono più dichiaratamente al filone dei supereroi.
Che poi questo filone in realtà comprende una grande varietà di sfaccettature narrative.
La stessa Marvel ce lo dimostra, attraverso i film prodotti negli ultimi anni.
Il primo Capitan America è un film di guerra dal sapore dieselpunk.
Il secondo Capitan America è un film che strizza l’occhio alle storie di spionaggio degli anni ’70 e ’80.
Gli Iron Man sono fantascienza e anche un poco cyberpunk.
I film di Thor sono fantasy.
Hellboy è urban fantasy.
I Batman di Nolan hanno sfumature hard boiled.
La Leggenda degli Uomini Straordinari è steampunk.
Eccetera eccetera…
Concludo questo lungo articolo con una breve lista di consigli di lettura, nel caso voleste recuperare il tempo perso.
Sono tutti titoli miei e di Germano.
Così, tanto per capire se i supereroi romanzati sono davvero così poco attraenti come li immaginate:
- Fast and Fabulous: Bullet of Love (gratuito – supereroi con sfumature romance)
- Fast and Fabolous: Night of the Mazes (gratuito – supereroi, supercriminali e servivi segreti deviati)
- Sibir: Red Heat (gratuito – supereroi in una storia ispirata alle atmosfere del film Danko)
- 18.09.91 (gratuito – supereroi e guerra fredda)
- Sibir Darkest: The zombie cossacks (su Amazon – supereroi e nazi zombie)
- Pandemic A.D. (su Amazon – supereroi e zombie apocalypse)
- Jack & Jill (su Amazon – supereroi, atmosfere dark e urban fantasy)
- BitchBlade (su Amazon – supereroi, new weird e un pizzico di erotismo)
- Lollipop Double Mixed Flavour (su Amazon – supereroi, spionaggio e tinte splatter)
Il resto degli ebook, se siete interessati, li trovate qui e qui.
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