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Scrivere prima il titolo o il racconto?

Da Nicola Nicodemo

scrivere,foglio,bianco,matita,ispirazione,titolo,scrittura,raccontoScrivete prima il titolo o il racconto? Mi soffermo su questa domanda oggi, perché, sembrerà banale, ma molto spesso scrivere il titolo di un racconto facilita il lavoro. È soprattutto una soluzione efficace alla sindrome del foglio bianco. Già la sola azione di cominciare a scrivere è di per sé un ottimo stimolante. Il titolo, poi, racchiude tutte le caratteristiche del racconto: il genere, la situazione e l'idea. Spenderei anche più di due parole su quest'ultima, l'idea. Che è quella che a volte manca. Magari si ha il desiderio di scrivere, di comunicare qualcosa, ma questo qualcosa ci sfugge. Manca l'occasione adatta, il giusto modo di disporre sul foglio i nostri pensieri. E allora abbiamo bisogno di un "supervisore" che li metta in ordine, e che li conduca, seguendo uno schema preciso, fuori dalla nostra mente. Possiamo dire che il supervisore delle nostre idee è proprio il titolo
Una volta scritto, impresso sul foglio, esso comincerà a dare un ordine alle nostre idee. Tutte quelle superflue saranno spazzate via, e avremo in mente solo la nostra storia. Avremo un tema preciso, che è esemplificato nel titolo. Avremo i personaggi e il luogo. Poi ci basterà creare una storia partendo da un'idea che già abbiamo, e non da uno stato confusionale.
In situazioni come queste focalizzarsi su un solo pensiero può essere il giusto espediente. Spesso ci si lamenta della mancanza di idee. Io penso invece che molto spesso se ne hanno troppe, e non si sa quale scegliere. E allora lasciamo al caso o all'istinto la scelta. La nostra vena creativa farà il resto.
Questa strategia ci può tornare utile soprattutto quando scriviamo per un concorso letterario, che ci offre già il tema di cui trattare. È una marcia in più che dobbiamo saper sfruttare. Eliminiamo tutte le idee invasive e concentriamoci sull'argomento. Per me funziona.
Ci sono anche altri metodi che utilizzo spesso quando non so cosa scrivere, ma devo farlo. Del resto la scrittura è fatta di parole, ma anche di immagini e suoni. Ve ne parlerò nei prossimi articoli.

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