Scriviamo a Caterpillar

Creato il 08 agosto 2011 da Kr1zz @kr1zz

A inizio settembre si terrà a Genova il festival dell’acqua, iniziativa presentata come la continuazione del referendum, ma che in realtà è un’operazione di risciacquo mediatico delle grosse società private (soprattutto spa quotate in borsa) che gestiscono il servizio idrico in Italia. Lo scopo è  quello di far accettare ai cittadini l’immagine di Federutility, che è stata uno dei più acerrimi avversari del comitato promotore del referendum.

Scriviamo a Caterpillar per chiedere di non partecipare!

Bisogna mandare una mail a caterpillar@rai.it, cercando di scrivere qualcosa di personale. A corto di idee o di tempo? Ok, il copia e incolla è  meglio di niente:

Qui la lettera che ho mandato io

Cari amici di Caterpillar,
sono uno dei volontari che ha dedicato tanto tempo alla lotta per la difesa dell’acqua, culminata con la campagna referendaria e la vittoria alle urne. Sono solo uno, ma insieme alle centinaia di migliaia di persone che da anni si battono per l’acqua, mi trovo a dover difendere il voto della maggioranza assoluta degli elettori: togliere i profitti dall’acqua, riaprire alla ripubblicizzazione.
Questa difesa è necessaria perché le multiutility, una larga parte della nostra classe politica e molte istituzioni finanziarie vanno in direzione opposta e, per farci accettare le privatizzazioni, stanno facendo una forte campagna mediatica. Il festival dell’acqua, che si terrà a inizio settembre a Genova, e che si sposterà poi in altre città italiane è una delle colonne portanti di questa campagna. Questa operazione, a fine di lucro, viene presentata come un’iniziativa per ragionare insieme sulla gestione dell’acqua. Si tratta invece soprattutto di un risciacquo mediatico per portare credibilità a Federutility – uno dei più acerrimi avversari dei referendum – ed alle principali spa che la rappresentano: ACEA, IREN, Veolia, ecc.
Mi ha colpito la notizia che la vostra trasmissione, da anni così vicina a molte cause sociali ed ambientali, abbia deciso di partecipare al festival.
Come forum italiano dei movimenti per l’acqua non riconosciamo il festival come luogo di discussione credibile sulla gestione dell’acqua, e come cittadino sono preoccupato per la piega che sta
prendendo: per questi motivi vi chiedo di riconsiderare la partecipazione della vostra trasmissione.

E qui quella scritta dalla segreteria del forum

Cari amici di Caterpillar,

scrivo a nome del Comitato Referendario “2 Si per l’acqua bene comune” che ha scritto il 12 e il 13 giugno 2011 un’importante pagina della politica e della partecipazione democratica in questo paese.
Oggi il Comitato Referendario è impegnato nel difendere i risultati della consultazione e ha accolto con sorpresa la partecipazione di Caterpillar al primo Festival dell’Acqua, che si terrà a Genova dal 4 al 10 settembre e per il quale sono stati annunciati collegamenti giornalieri con voi durante l’associata “staffetta dell’acqua” che nei giorni seguenti toccherà diverse città in tutta la penisola (www.festivalacqua.org).

Crediamo che Caterpillar, che consideriamo un programma intelligente e sempre attento ai contenuti, questa volta abbia preso un abbaglio e, ingannato dalla presentazione del Festival come coerente prosieguo del referendum, abbia deciso un po’ troppo celermente di affiancare il proprio nome all’evento, fornendo ad esso una legittimazione etica che di certo non merita.

Il Festival dell’acqua, infatti, è organizzato da Federutility, consorzio di società per azioni (Iren, Acea, Hera…) che fanno profitti sull’acqua e sugli altri beni comuni e che durante il referendum hanno remato ovunque contro il referendum, pronunciandosi anche pubblicamente a difesa dei loro profitti. Nella sponsorizzazione fanno compagnia a Caterpillar multinazionali come Veolia, sulla quale penso non sia necessario aggiungere nulla.

Il Comitato per l’acqua pubblica promuoverà una campagna di corretta informazione a tutta la cittadinanza genovese e italiana, attraverso internet e attraverso metodi tradizionali, come fatto per i referendum.

Nei giorni del Festival e della staffetta organizzeremo proteste e eventi alternativi in cui informeremo la popolazione sui possibili scenari post referendari.

Per presentare una relazione ai loro convegni Federutility chiede sponsorizzazioni fino a 50.000 euro provenienti dai profitti sulle bollette dei cittadini. Noi invece, gratis, cercheremo di fare parlare tutti, esperti, personalità, gente comune e i volontari che in questi anni hanno dato tutto il loro tempo libero per la causa dell’acqua pubblica.

Per questo vi chiediamo di valutare attentamente e di riconsiderare la vostra partecipazione al Festival dell’Acqua promosso da Federutility.

Voler iniziare la nuova stagione di Caterpillar parlando di acqua pubblica ci pare una lodevole intenzione, per questo saremo lieti di mettervi in contatto con i Comitati territoriali delle varie città previste nella “staffetta” affinché, se lo ritenete opportuno, possano intervenire in trasmissione.

Non prestate il vostro spazio ai privatizzatori: Caterpillar e i suoi ascoltatori meritano di meglio.

&


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :