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Scrivimi quello che scrivi

Creato il 21 agosto 2010 da Maurizio Lorenzi

scriverePer la rubrica dei lettori “Scrivimi quello che scrivi”, pubblichiamo un racconto inviato da Patrizia.

 

Ho letto un post su un forum.

 

Un uomo ha scritto “mentre cercavo di far addormentare la mia bambina”. Bello ! Bellissimo! I papà di oggi…. quell’addormentare… quel la mia bambina…

Non come i papà di trent’anni fa, quando un uomo non si sarebbe mai permesso di spingere una carrozzina per non essere deriso. Nonostante l’amore che provava per i figli.

Io lo conosco, l’autore, solo col nick, ma l’ho visto. Davanti ai miei occhi è apparsa la sua immagine di poliziotto un po’ burbero (forse)che culla la sua bimba. Sul suo volto, ho visto quello del mio uomo quando lo faceva anni fa. E il cuore mi si è riempito di emozione forte, sincera.

Che belli i papà di oggi! Quei papà che non hanno paura di veder sminuita la loro virilità perchè stringono tra le braccia la loro bimba. Quei papà che sanno godersi i loro figli in quei momenti tenerissimi che, col tempo, non ci ripeteranno più, ma che non andranno persi perchè resteranno sempre nel cuore. Ricordi pronti a sbocciare alle prime gocce di rugiada. Poche parole, uno sguardo gettato verso un altro bimbo, una frase, una risata di piccino bastano ad inumidire la terra e a far germogliare i ricordi sopiti. Come semi messi in terra prima dell’inverno. Non morti; solo dormienti.

Avrei voluto scriverglielo. Dirglielo. Avrei voluto ringraziarlo per tutto: l’immagine comparsa davanti ai miei occhi, la tenerezza.

Poi, ho pensato che magari mi avrebbe risposto che la bimba non è così piccina. Magari i suoi erano solo capricci.

Non ho voluto distruggere il sogno.

 

   Patrizia


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