Magazine Pari Opportunità

Scrivo a Mara Carfagna

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ieri, ho scritto alla Carfagna chiedendole di fare qualcosa per contrastare le violenze e per tutelare le conquiste civili delle donne. Ecco la mia mail che potrebbe essere utilizzata come modello per un mailbombing!

  Egregia Ministra Mara Carfagna,

 Riguardo la Sua scelta di non dimettersi dal Ministero delle Pari Opportunità, le auguro innanzitutto buon lavoro.

Le chiedo di utilizzare maggior impegno nel contrasto della violenza contro le donne, che nel nostro Paese sta raggiungendo livelli preoccupanti.

Essendo sicura che anche Lei legge i giornali, La prego di soffermarsi di più sui fatti di cronaca che purtroppo rivelano un triste spaccato del nostro Paese, ma anche il triste primato in Europa per violenze domestiche.

Agghiacciante notare il numero elevato di donne maltrattate, stuprate e uccise nelle nostre famiglie. Questo rivela quando siano fallimentari i Vostri sforzi per avviare politiche per la sicurezza delle città, in nome delle donne. Con questo mai e poi mai mi permetto di sminuire il Vostro lavoro, è il contesto delle vostre politiche di sicurezza a non essere stato centrato.

E’ la famiglia italiana a detenere il primato della violenza contro le donne, non le nostre strade. Tanto per citarvi l’ultimo episodio della lunga serie, sono convinta che il nome di Eliana Femiano non Le suona nuovo (o almeno spero).

L’omicidio di Eliana, avvenuto con lo stesso movente della lunga lista di omicidi contro NOI donne, conferma l’arretratezza culturale di un Paese fatto di uomini poco inclini ad accettare che una donna possa mettere fine ad una storia sentimentale e ancora più raccapricciante notare come tutto il sistema sia complice, compreso quello giudiziario, il quale ha permesso ad un uomo che ha tentato di ucciderla un’altra volta di godere di una pena pari a poco meno di un anno e degli arresti domiciliari , luogo che non solo non ha impedito un eventuale tragedia ma è stato addirittura utilizzato per raggiungere il suo scopo: quello di uccidere Eliana. Per questo sostengo che   è sopratutto il nostro sistema ad essere responsabile di queste tragedie.

Sono consapevole che se ci fosse stato più impegno da parte del Governo, la morte di questa povera ragazza, (così come tante altre) poteva anche essere evitata.

Sono fermamente convinta che Lei, in quanto donna, si senta chiamata in causa. Apprezzo molto che Lei sia stata la prima ad far approvare la legge contro lo stalking, ma non è sufficiente in un contesto dove mancano totalmente campagne di prevenzione sulle cause che generano così tanta violenza sulle donne. Ritengo che la legge contro la violenza sulle donne di Luis Zapatero approvata già da dieci anni sia un buon modello a cui ispirarsi.

 Ricordando il Suo interesse quasi morboso quando le violenze sulle donne avvengono dentro le case di minoranze che non appartengono alla nostra cultura, quello che Le chiedo è: Si costituirà parte civile anche per questo episodio o preferisce far cadere volutamente nel dimenticatoio tutto ciò che avviene nelle famiglie italiane?

Sono fermamente convinta che saremo in grado di dare lezioni di civiltà e di rispetto di genere ad altre culture soltanto quando nel nostro Paese avremmo sconfitto tutti gli ostacoli che impediscono la piena realizzazione personale e la libertà delle donne, cosa che in Italia non si fa e potrei elencarle anche alcune nostre falle.

Siamo al 74° posto nel mondo per quanto riguarda la parità tra uomini e donne, siamo il paese dove le donne trovano moltissime difficoltà a far carriera e trovare tempo per sé stesse, siamo il Paese dove le donne sono utilizzate come ammortizzatore sociale e non possono nemmeno scegliere quando avere un figlio, siamo il paese dove la Velina è l’unico modello femminile che viene promosso vincente. Siamo l’unico Paese in Occidente che tratta le donne in questo modo. L’ultima domanda che le faccio è questa:

Se l’Italia è un Paese che rispetta le donne (come tenete a far passare ogni volta che uno straniero mina i diritti di una donna), come mai quasi tutti i recenti progressi che sono stati fatti nel nostro Paese per quanto riguarda l’uguaglianza fra i sessi sono stati quasi imposti a seguito di pressioni da parte di Paesi stranieri?

Non penso che Le sto chiedendo troppo, ma solo rispetto e impegno e glielo chiedo come donna.

Cordiali saluti

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