Scrivo solo cose tristi perchè quando sono felice esco

Da V

“Ciao sono V. e non faccio uso di wordpress da 4 giorni” (tutti in coro) “Ciao V.!!”. Ricadere nel vizio,per vostra (s)fortuna è molto facile. La mia assenza è quindi indice di buon umore. E vi chiederete: cosa avrà mai fatto di spettacolare la nostra V.?Un viaggio?Conosciuto persone nuove e straordinarie?È diventata ricchissima?È riusciuta a catturare tutti i Pokèmon?Nulla di tutto ciò. Ho fatto un trasloco (il secondo in circa due mesi a dir la verità). Finalmente A. ha la sua bella casetta nuova. E sono davvero contenta,così contenta che mi sono messa pure a ballare sulle note di Call me maybe davanti ad un moroso e un cane leggermente attoniti. Anzi in sequenza le reazioni sono state:

  • A. mi guarda come se fossi scema
  • Vede le mi tette sballonzolare mentre salto come una cretina e il suo viso si illumina
  • Si unisce al mio ballo (un gorno gli farò un video perchè vederlo ballare,oltre ad essere un’esperienza rara,è anche spassosissima)
  • Il mio cane ci guarda e inizia a sgridarci perchè non vuole che si balli in casa! (forse perchè eravamo pessimi)

Ho ricevuto anche una proposta (non si sà quanto realistica/realizzabile) di convivenza. E quindi ho iniziato a impacchettare mentalmente la mia vita. Si,perchè la mia vita avviene prima di tutto e soprattutto nella mia testa,ma di questo parlerò un’altra volta. La mia stanza è molto grande,la casa di A. no. Ho una marea di libri,di vestiti,di scarpe di ricordi. Se entraste in camera mia capireste immediatamente chi sono e come sono. È la mia casa,attentamente costruita e sistemata. Ma davvero gli oggetti,le cose ci rappresentano? Io penso di si. Penso che le mie stupende tende viola abbiano un significato,il letto in ferro battuto anche. Gli specchi non sono lì casualmente e nemmeno i libri che si stanno accatastando gli uni sugli altri perchè l’immensa libreria non basta più. Le cose che possiediamo sono estensioni di noi stessi. Ma viviamo in una società dove l’accumulo di beni è il must have dell’esisitenza (chissà se questa frase ha senso,ma è figa). Per cui io dovrò scegliere (ipoteticamente parlando) cosa prendere e cosa lasciarmi indietro. Fare un cernita della propria vita e vedere cosa ne rimane. Della mia rimarrebbe: parole scritti su fogli ingialliti,quadri pieni di disperazione,ballerine di tutti i colori,rose essiccate e piene di polvere,orecchini che sembrano appartenere ad altre epoche,un camice,un unicorno,centinaia di lettere,milioni di storie raccolte in lucide copertine. E di voi cosa rimarrebbe?Cosa vi portereste della vostra vita se doveste sceglierne dei pezzi?

1)Quadro:un tempo la pittura era il mio passatempo preferito. 2)il camice 3)la teglia perchè ora è la cucina il mio passatempo 4) (alcuni) dei miei orecchini per cui ho una vera passione 5)i libri,inutile spiegare il perchè 6)le mie Westwood perchè con quelle scarpe mi sento estremamente sicura di me
V.



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