Infatti mi ci sarebbe voluta una bella coccola di neve.Ma cosa dico, non mi è bastato tutto quel freddo?Non mi riferisco alla neve vera, ma a quella ricostruita in laboratorio, ovvero, qui sul mio tavolo da lavoro/da pranzo/scrivania/simil asse da stiro (io personalmente non stiro, ma qualcuno lo fa.)L'ho prodotto ieri, prendendo spunto dalla ricettina proposta da Carlitadolce (ispirata al grattino al cocco di Lush) che ho stravolto, reinterpretandola con farine del mio sacco, secondo i miei gusti, sulla base delle nozioni acquisite durante questo mio ultimo periodo eco-bio (hippie direbbe Luca, "inutile" credo direbbe qualcun altro).Semplici ingredienti.Come avete avuto modo di vedere, io tendo a semplificare, a ridurre all'essenziale (se una cosa si può fare con 4 ingredienti perché metterne 8? La mia filosofia è quella dello Yomo: la lista ingredienti più corta che c'è).E quali ingredienti se non quelli che in cucina useremmo per preparare un dolce? Un personaggio goloso mi si aggirava intorno e quando ha visto che stavo scaricando la foto della palla di neve ha chiesto se era rimasto: "sì che c'è..." e anche se poteva mangiarlo "certo amore, se vuoi farti venire un bel mal di pancia puoi!!" – non so quanto bene/male possa fare la farina di grano saraceno mangiata cruda...).Non servono.In questa ricetta non ho usato né burro di karité, né oleoliti, né tantomeno miele (lo scrubbino è vegano e lo strappo sveg l'ho già fatto con la "Pitta" di Luca). Ma nemmeno l'amido di riso ho messo perché pare che le mamme non lo usino più per fare il bagnetto ai loro piccoli (all'Esselunga non l'ho trovato e nemmeno alla Coop - ma non avendo chiesto non ne sono sicura).
Il cocco di mamma.Vi presento Raffaello, il mio cocco bello.Sembra proprio una palla di neve mista a fango (fin troppo realistico...)
Vediamo allora cosa dovete andare a prendere nella dispensa (dosi per 3 scrubbini grandi come un "Raffaello al cocco").Per l'esterno.- 5 cucchiai di olio di riso (l'avevo acquistato qualche settimana fa da utilizzare come struccante ma poi non essendo eco-bio psicologicamente mi aveva turbata, e poi non mi piaceva l'odore così è stato sostituito da quello di Jojoba acquistato su Fitocose, eco-bio al 100%)
- 4 cucchiai di farina di cocco (acquistata all'Esselunga prevedendo l'occasione già alcune settimane fa)
- 1 cucchiaio di farina semi-polverizzata di riso - Fatina direbbe simil :)- (ne avevo conservata un po' sotto forma di polvere)
- 3 cucchiai di farina di grano saraceno, la stessa utilizzata per il "Pan della massaia lombarda" (grazie di cuore a quei pochi che mi hanno votato)
Per la sorpresa interna.
- olio di riso qb
- cacao amaro qb
Come si fa?Si mischiano le farine con l'olio e si fa una pallina. Ci vuole un po' di manualità perché il composto è come (simil) zucchero bagnato/sabbia (un po' come l'impasto della mia biscotta di Kamut - che ho saputo essere arrivata a destinazione indenne) e sfugge al controllo. Inoltre bisogna "azzeccargli" nel mezzo il cuore di cacao (ringrazio la scuola per avermi fatto lavorare con i materiali più diversi).Una volta plasmata la simil "palla di neve" la si mette nella carta da forno e si chiude a mo' di caramella.Idratati per Natale.Il grattino ti lava e ti scrubba... e scrubba scrubba scrubba alla fine arrivi al cuore di cacao che si scioglie e ti idrata la pelle. E' un regalo perfetto per Natale, ne potete fare in abbondanza da regalare alle vostre amiche.Co-ca-ca.Io l'ho usato questa mattina insieme allo shampoo solido alla cannella di Lush (era da settembre che non lo usavo). Cocco, cannella e cacao mi sembravano perfetti per iniziare la giornata che infatti è iniziata con un buonumore così buono che quando poi il pomeriggio ho incontrato Fabiana in centro mi è stata diagnosticata: