PIU' DELLA LUCE.
L’attività verbale, dalla calunnia alla volgarità, non è meno grave del risentimento suscitato dall’ offesa della dignità, da quello provocato dagli atti indecenti. Quanta offesa rappresenta l’indecenza di un atto governativo ritenuto ingiusto? Quanta offesa esprime l’indecenza della non presa in considerazione da parte governativa di un problema ritenuto importante per il semplice cittadino? L’abbondare nell’atteggiamento scrupoloso “istituzionale” può essere rappresentato dal cinismo e dalla falsità del più forte verso il più debole. L’esplosione della scurrilità può rappresentare la perdita della pazienza e della speranza, il sentirsi “presi per il naso”; la disperazione suscitata dalla consapevolezza della propria invisibilità, spinge ad utilizzare la parolaccia urlata, affinché finalmente, qualcuno “che conta”, come minimo ti ascolti, almeno per un momento. Questo non è forse meglio dell’orrido suicidio? L’ottimo sarebbe utilizzare un atteggiamento scrupoloso nella scelta del problema prioritario e, con l’adeguata scurrilità per l’importanza dovuta, evidenziare quel problema. Il raggiungimento della felice serenità comporta, prima di tutto, l’azione svolta da chi comanda tendente a creare quelle condizioni di uguaglianza per tutti, -quella giusta quantità di acqua-, che permetta anche al più piccolo pesciolino di poter nuotare liberamente verso i propri traguardi. Se gli attori restano soltanto i governanti, Scrupolo e Scurrile saranno gli eterni dominatori nei cinici ambiziosi campi della battaglia politica. (Ricordo da in racconto di Bicefalo).
LE VOLGARITA’ IN RETE
Passera senza pelo
arrapa poco-poco
a me proprio per niente.
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con chi non condivide
le volgarità sulla rete.
Il liscio cranio ministeriale
creò devastanti misure legislative
quelle volgarità la rete non condivide.
-Renzo Mazzetti-
(domenica 23 febbraio 2014)
http://renzomazzetti.blog.kataweb.it/2013/10/31/il-grande-silvio/