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Scult movie - "qualcuno da amare"

Da Newmoon35 @si

Trama: Adam è dolce ed introverso. Lavora in un fast food con Carolyne e la ama da sempre, ma non ha il coraggio di avvicinarla e dichiararle il suo amore.
Una sera lui la salva da uno stupro.
Finiranno con l'innamorarsi perdutamente. Ma lui è gravemente malato di cuore.
Il "scult- movie" detto anche "stracult", è una tipologia di film non propriamente rientrante nella categoria dei capolavori che tuttavia riesce, per qualche misterioso motivo, ad insinuarsi nell'immaginario individuale, quando non addirittura in quello collettivo, degli appassionati.Ognuno di noi, anche se un pochino se ne vergogna, ne ha almeno un paio.Io ne ho quattro, il quinto devo ancora capire se è uno "scult" oppure un capolavoro mascherato visto il cast strepitoso, equamente divisi tra "grosse tamarrate" e "strappalacrimoni".Nella seconda categoria rientra di diritto, per l'appunto, questo "Qualcuno da amare" (gli altri arriveranno...devo trovare un modo per riempire il blog no??).

Film datato 1993 mi è tornato in mente qualche tempo fa, dopo aver visto la Tomei in "The Wresler", "Qualcuno da amare" all'epoca è stato oggetto di una massiccia promozione che ce lo presentava come il "Love Story" degli anni '90.Dal confronto con un il grande classico però, abbastanza ovviamente, "Qualcuno da amare" ne esce perdente su un paio di fronti, la regia e la sceneggiatura.Là c'erano Arthur Hiller sulla splendida sceneggiatura di Erich Sagal, che ne trarrà anche un best seller, qua ci sono la regia di Tony Bill e la sceneggiatura di Tony Serchio, onesti mestieranti che nulla fanno di più di raccontarci la storia, in maniera  scontatella mantenendo il tutto in superficie.Anche le interpretazioni non sono proprio il massimo.Christian Slater nei panni nel giovane cardiopatico Adam è adeguatamente e conformemente dolce nell'animo e gentile nei modi, ma terribilmente statico e slavatino, perdendo il "confronto" con l'indimenticabile Jennifer Cavalleri di Ali MacCraw . Marisa Tomei ci prova e come accade spesso,è una meraviglia in "The Wresler", riesce a dare una luce ed una dolcezza particolare ai suoi personaggi, ma finisce con l'essere un filino stereotipata.
Eppure....eppure il film, nonostante alcuni momenti un filino trash, la storia del cuore di babbuino, centra il bersaglio, ovvero, fa piangere e pure tanto.Credetemi, sarà proprio questa sua semplicità che ci frega, saranno i protagonisti che, proprio perchè imperfetti, sembrano usciti da un pezzo di vita vera e non sanno di artefatto, sarà quel che sarà, fatto sta che se non si possiede un cuore di pietra è impossibile non sciogliersi in lacrime.
La sottoscritta ci ha provato, ma tutte le volte che lo ha visto è uscita dal confronto con il melodrammone rigorosamente perdente.


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