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“scultori a brufa, la strada del vino e dell’arte”

Creato il 17 agosto 2015 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria
Paolo Pasticci

Paolo Pasticci

Venerdì 21 Agosto 2015, alle ore 17.30, a Brufa (PG), in Piazza Mario Raspa, si terrà lacerimonia d’inaugurazione dell’opera permanente dello scultore Paolo Pasticci, artista invitato dalla Pro Loco della frazione del Comune di Torgiano, per festeggiare la 29a edizione di “Scultori a Brufa. La Strada del Vino e dell’Arte”.

“Macina umana” è il titolo dell’opera di Paolo Pasticci, una scultura in bronzo del diametro di 82 cm. che sarà collocata nel centro del borgo, sul pozzo adiacente alla Piazza Mario Raspa.

A proposito della scultura, il critico d’arte Andrea Baffoni, curatore anche della mostra personale di Pasticci che si terrà presso la Sala polivalente “Ex Perla” di Brufa fino al 30 Agosto prossimo, dichiara:

“Il soggetto, uno dei più trattati dall’artista, si ispira alla forma rannicchiata del corpo umano, evidenziando il rapporto uomo-natura nella forma essenziale della ruota, e interpretato nell’accezione arcaica della macina da mulino. Nella sua ricerca lo scultore individua il tema di una fisicità plasmata in forme geometriche irregolari: la mano o l’intero corpo, come egli stesso descrive, divengono “scaglie, macine, come quelle che si trovano nelle groppe dei monti”. La forma segue un principio metamorfico che narra del processo circolare cui sottostà l’intero universo,

dove tutto si muove in senso orbitale: satelliti, pianeti, stelle, galassie e l’intero cosmo. Una “ruota della vita”, una “macina” che rimescola continuamente atomi e particelle, creando e disgregando, perpetrando la memoria degli elementi. Anche il tema del “positivo e negativo” allude al concetto di circolarità, nel dualismo uomo-donna, in primo luogo, ma più in generale nei concetti di vita-morte; bene-male; luce-ombra; materia-antimateria”.

La mostra personale di Pasticci, che si potrà visitare nella Sala polivalente “Ex Perla” fino al 30 Agosto 2015 propone 20 sculture circa, quasi tutte realizzate in legno, suo materiale prediletto,ed alcuni studi preparatori, che ripercorrono le varie stagioni dell’artista. Lavori datati dalla metà degli anni Sessanta ad oggi: dai primi soggetti d’ispirazione post-cubista, alle famose scaglie, fino al tema della “macina umana” e dei più recenti “pianeti bilanciati”.



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