Roma – La mostra vuole per la prima volta presentare un percorso completo della scultura in ceramica italiana dagli anni cinquanta a oggi, prendendo in considerazione circa sessanta artisti, di diverse “generazioni”, che si sono dedicati nella loro attività esclusivamente al medium della ceramica, arricchendo la loro ricerca di continue sperimentazioni tecniche e formali. Infatti, come sviluppo naturale dell’arte di decorare elementi e oggetti della vita quotidiana, i ceramisti-artisti hanno legato la loro consuetudine con la tecnica a sempre nuove sperimentazioni, che hanno portato questo particolare genere a competere a tutti gli effetti con la scultura più tradizionale dal punto di vista tecnico, quella in pietra, marmo o bronzo.
La creatività è, nel settore della scultura ceramica, prima di tutto associata alla particolarità dei materiali e delle loro cotture e poi a idee iconografiche e stilistiche che distinguono ogni artista in maniera assai netta. Il panorama della scultura ceramica è in Italia come nel resto del mondo molto vasto e annovera artisti di grande levatura. Nel nostro paese in particolare, la prima generazione di scultori ceramisti si è formata alla scuola del grande Leoncillo Leonardi e ha assimilato anche gli insegnamenti di Arturo Martini, Lucio Fontana, Fausto
Melotti. Da questi artisti, che storicamente hanno dato lustro a un genere prima considerato minore, la ceramica è stata elevata a linguaggio scultoreo autonomo e questa è stata l’eredità che si è trasmessa alle due generazioni successive, compresa quella più giovane, capaci di inserire pienamente questo particolare linguaggio nel panorama complesso e variegato dell’arte contemporanea. Le novità tecniche ed estetiche che tutti gli artisti hanno apportato al genere della scultura ceramica è di grande rilievo e testimoniano nell’attualità la vitalità di una tradizione antichissima.
Gli artisti selezionati per la mostra, ognuno presente con tre opere rappresentative della sua attività di scultore-ceramista, sono:
Attilio Antibo, Federico Bonaldi, Riccardo Biavati, Nicola Boccini, Luigi Belli, Lee Babel, Carlos Carlè, Nino Caruso, Andrea Caruso, Pino Castagna, Salvatore Cipolla, Eraldo Chiucchiù, Elettra Cipriani, Claudio Cipolletti, Silvia Celeste Calcagno, Antonella Cimatti, Tonina Cecchetti, Giorgio Crisafi, Fausto Cheng, Guido De Zan, Fabrizio Dusi, Mirco de Nicolò, Tristano di Robilant, Yvonne Ekman, Candido Fior, Marino Ficola, Marco Ferri, Nedda Guidi, Emidio Galassi, Antonio Grieco, Goffredo Gaeta, Luigi Gismondo, Alfredo Gioventù, Annalisa Guerri, Alfonso Leoni, Adriano Leverone, Massimo Luccioli, Giuseppe Lucietti, Luciano Laghi, Salvatore Meli, Riccardo Monachesi, Guido Mariani, Alberto Mingotti, Mirna Manni, Rita Miranda, Simone Negri, Pompeo Pianezzola, Jasmine Pignatelli, Fiorenza Pancino, Martha Pachon Rodriguez, Paolo Porelli, Luigi Pero, Graziano Pompili, Aldo Rontini, Enrico Stropparo, Giancarlo Sciannella, Ivo Sassi, Gabriella Sacchi, SPROUT (Denis Imberti e Stefano Tasca), Alessio Tasca, Pano Tsolakos, Nanni Valentini, Cristiana Vignatelli Bruni, Carlo Zauli
Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
Viale delle Belle Arti, 131 – 00196 Roma
http://www.gnam.beniculturali.it
12 marzo– 7 giugno 2015