Un tentativo di supplire l'impossibilità di ascoltare il suono attraverso la sua controparte visiva. Quello che ne viene fuori è una scultura liquida fissata in una serie di istantanee. E' quanto ha fatto il fotografo e artista Martin Klimas e il risultato è quello visibile sul suo sito e qui sotto, una rappresentazione visiva di Pharaoh's Dance di Miles Davis .
Le sculture vengono realizzate versando dei colori su una pellicola tesa sopra un altoparlante. Le vibrazioni della membrana dell'altoparlante fanno vibrare, a loro volta, la pellicola sulla quale è stato versato il colore producendo queste sculture effimere fissate poi con una fotografia.
Il risultato può paragonarsi all'ascolto di una sinfonia o di un pezzo rock? Nonostante l'indubbio impatto visivo di queste sculture e nonostante possiamo essere considerati animali che privilegiano la vista, il suono ha caratteristiche che lo rendono in grado di coinvolgerci dal punto di vista emozionale in maniera del tutto peculiare. Forse chi è affetto da patologie dell'udito sviluppa una sensibilità rafforzata nelle altre capacità sensoriali e riesce ad estrarre dalla vista sensazioni che i normodotati non riescono a tirar fuori, sta di fatto che personalmente poche cose sono in grado di sostituire il suono, per le profonde implicazioni che possiede. Ma queste sculture di suono sono comunque bellissime!
image credit Martin Klimas
credits Scientific American blogs.scientificamerican.com/symbiartic/2013/06/03/martin-klimas-sound-sonic-sculptures-what-does-music-look-like/
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