Scuola: a Padova maxi sequestro di prodotti di cancelleria pericolosi
Penne, astucci, matite, evidenziatori, pennarelli e righelli sprovvisti delle previste certificazioni di sicurezza o prodotti in violazione della normativa sulla proprietà intellettuale, talvolta pericolosi per la salute e l’incolumità dei consumatori.
Una rete di commercio illegale di articoli di cancelleria pericolosi è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Padova che ha impedito l'immissione in commercio di 1.664.657 di prodotti non conformi agli standard di sicurezza ed in parte riportanti marchi contraffatti. Due uomini di nazionalità cinese sono stati denunciati al termine dell'operazione per i reati di frode in commercio e commercializzazione di prodotti contraffatti.
Le indagini sono state avviate in seguito ad un controllo effettuato da militari della Compagnia di Padova nei confronti della ditta cinese che aveva la propria sede operativa nella periferia della città commercializzando prodotti di cancelleria a prezzi, all’apparenza, imbattibili.
In seguito ad una perquisizione effettuata presso un deposito in uso all'imprenditore, sono stati rinvenuti in confezioni anonime e prive di etichettatura e certificazione, prodotti di cancelleria non rispondenti agli standard di sicurezza ed in alcuni casi contraffatti. L'indagine è poi proseguita mediante la ricostruzione dei flussi finanziari e commerciali che ha permesso di individuare un ulteriore magazzino, situato in Provincia di Monza e Brianza, all'interno del quale veniva custodita la merce illegale importata dalla Cina.
I militari hanno trovato migliaia di articoli evidentemente pronti per essere commercializzati in concomitanza con la ripresa delle attività scolastiche, completamente irregolari, in quanto sprovvisti delle più basilari indicazioni sulla fabbricazione, sulla provenienza e sulla composizione dei medesimi.
In alcuni casi era del tutto assente la denominazione merceologica o commerciale del prodotto, in altri la ragione sociale o il marchio del produttore o dell'importatore nella comunità europea, in altri ancora erano del tutto assenti indicazioni circa la presenza o meno di sostanze nocive per la salute o per l'ambiente.