Il 5 ottobre si è svolto il Presidio dei “Docenti precari di Firenze”, davanti alla Prefettura, con cartelli e slogan hanno animato la loro posizione contro il concorso indetto dal Ministro Profumo.
“Un concorso truffa”, Non risolve i problemi ma spreca soldi pubblici”, “Una guerra tra poveri, in cui le Istituzioni rischiano di mettere i professori precari contro i loro colleghi”.
Le conseguenze dei tagli negli ultimi anni, della Gelmini, la legge Aprea, che insidia il rischio delle privatizzazioni nell’istruzione pubblica, evidenziano l’incapacità di risolvere i disagi per chi lavora nell’ambito scolastico.
La categoria dei Professori è messa a dura prova, accanto ai professori precari abilitati, ci sono i docenti privi di abilitazione, i professori di ruolo, che si sono visti slittare la data di pensionamento di 4/5 anni, ritardando l’inserimento della nuova generazione.
I problemi riguardano anche coloro, preparati a svolgere precisi incarichi quali le bibliotecarie, che a breve si ritroveranno nelle segreterie o in altri uffici, ambiti a loro sconosciuti.
L’impressione è che finora si sia cercato di mettere delle toppe ad un sistema oramai logoro, senza riuscire a venirne a capo.
Vige il malcontento anche fra gli studenti che, sempre ieri, si sono mobilitati in molte piazze italiane, si sono registrati degli scontri e ancora una volta il malcontento sfocia in disordini. I ragazzi hanno perso dei punti di riferimento importanti, la scuola incapace di gestire le proprie difficoltà, non è in grado di veicolare l’esigenze degli studenti.
Il senso comune è quello che la Scuola Pubblica stia lentamente morendo e chi si oppone a tutto questo, lo fa come meglio può, con i propri mezzi, diversificati, in base al fatto che si tratti di docenti preparati e adulti a ragazzi arrabbiati e disorientati.
Le forme di violenza, servono solo a distogliere l’attenzione ai veri problemi, che a mio avviso si possono ravvisare nella mancanza di dialogo fra generazioni e soprattutto fra le Istituzioni ed i diretti fruitori delle scelte che si trovano a compiere.
L’esempio fornito dalla società attuale, non è costruttivo, non ci si può permettere neanche di prendere le distanze da certi avvenimenti, se umilmente si riconosce che questi ragazzi stanno crescendo in una società autodistruttiva e profondamente ingiusta. Nella quale non possono riconoscersi, anche se ne interiorizzano i disordini.
Fra gli slogan delle manifestazioni studentesche, da nord a sud, l’appello è quello per un istruzione Pubblica ed Ugualitaria, non è una grande pretesa, ma uno dei diritti più grandi che la storia del nostro Paese sia riuscita a garantire.
La scuola implode e con lei tutte le persone coinvolte, studenti e docenti, denunciano un inadeguatezza del sistema scolastico, che va tutelato è incrementato nel senso del Bene Comune.
Vi invito a guardare i video, per ascoltare le testimonianze dei diretti interessati……
In Ottobre si svolgerà un Assemblea Nazionale dei Docenti Precari a Firenze, con data e luogo da definire, troverete l’aggiornamento prima possibile.
Invito la cittadinanza a rimanere informata e soprattutto ad intervenire su ciò che concerne “l’Istruzione”, l’unico vero tesoro da garantire alle nuove generazioni.
Questo è il Programma a 5 Stelle per una Pubblica Istruzione accessibile a tutti: http://goo.gl/HMZOB