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Scuola, professori, compiti e vacanze

Creato il 06 gennaio 2014 da Babilonia

Oggi al supermercato ho avuto il piacere di ritrovare e salutare la mia ex prof di italiano delle medie (se non vado errato correva l’anno 1970). E lei dopo un attimo di riflessione ha detto prima il mio cognome e poi il nome. Fantastico. Con me mio figlio, che sta frequentando  la seconda media, e anche lui si è meravigliato del fatto che dopo tantissimi anni lei si ricordasse ancora di me in maniera perfetta. Dopo che ci siamo lasciati, stringendoci la mano e fatti gli auguri, in auto le domande di mio figlio. Com’era la tua scuola, i professori erano severi, avevi anche tu montagne di compiti che non ti facevano vivere serenamente le tue vacanze di Natale?
Già, le vacanze di Natale. Non seguo in maniera approfondita le vicissitudini scolastiche di mio figlio. Mi limito a qualche ripassino di alcune materie, qualche colloquio con i professori, pagare lezioni di inglese e tedesco, non perchè Luca ne abbia bisogno, ma perchè da una parte vedo che è molto portato e poi soprattutto in quanto proprio lui mi ha chiesto di voler approfondire visto che vorrebbe proseguire gli studi presso un liceo linguistico. Queste vacanze sono state per lui tutto tranne che vacanze. Il suo diario era esageratamente carico di cose da fare, scrivere, leggere, studiare, disegnare. Vacanze? Mi ha confidato che forse è bene che siano terminate almeno tornano ad un regime normale di studio.
Qui un articolo che affronta l’argomento compiti a casa e altro. E che mi sento di condividere quasi totalmente.


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