Nei Paesi dell'Africa Subsahariana solo il 36% dei ragazzi ,che hanno l'età per accedervi ,riescono a frequentare le scuole superiori.
E questo si verifica purtroppo perché, nella realtà, mancano proprio le scuole.
E' quanto emerge dall'ultimo Rapporto dell'Unesco, l'agenzia ONU che si occupa di educazione, d'istruzione e di cultura nel mondo.
Per di più, sempre dallo studio, emerge anche una crescente disuguaglianza tra generi : le ragazze in questi Paesi ,ovviamente, hanno più difficoltà a continuare gli studi.
La causa principale è ovviamente la mancanza del denaro a sufficienza per un nucleo familiare.
Si verifica così che i figli maschi, pur rimanendo elevato il costo delle tasse scolastiche, della divisa e dei libri, sono di solito, sacrificio per sacrificio, preferiti alle figlie femmine.
Allora le ragazze, in prevalenza, finiscono con lo svolgere lavori domestici, quando si possono dire fortunate e arrivano a possedere almeno un'istruzione di base.
Sempre le ragazze si sposano inoltre molto giovani. E anche questo è un forte condizionamento, specie negli ambienti rurali.
Nelle grandi città qualcosa forse per loro può cambiare ma il prezzo ,in termini di lotta e conquista, per ottenere dalla famiglia il diritto a proseguire gli studi ,è sempre molto alto.
Insomma studiare e laurearsi, anche oggi, in Africa per le donne non è quella che si dice assolutamente un'agevole "passeggiata".
Un amico ,che ha insegnato per qualche tempo nelle scuole secondarie di una città del Tanzania, sia a ragazzi che a ragazze, mi faceva notare, ad esempio, il problema diffusissimo della mancanza di libri e di quaderni.
E si trattava, in questo caso, di una buona scuola cioé ben frequentata.
Accanto alla scuola come edificio, per stimolare e costruire interesse alla cultura, sono assolutamente necessarie oggi anche biblioteche, aule- computer e tanti altri sussidi scolastici, che sono , il più delle volte , assenti.
Per di più,sempre lo stesso Rapporto Unesco evidenzia che, a livello mondiale, le scuole secondarie hanno accolto circa 100 milioni di allievi in più per ogni decennio trascorso, a partire dal 1990.
Tuttavia la domanda d'inserimento per gli allievi nell'insegnamento secondario è aumentato in modo esponenziale.
E questo anche perchè è aumentato notevolmente, di anno in anno, il numero di allievi che hanno portato a compimento il primo ciclo di studi.
Si evince dunque che, in Africa e nel resto del mondo, la vera sfida per gli anni a venire deve assolutamente essere l'incremento di scuole per l'insegnamento secondario.
E in questa direzione deve andare l'impegno dei Governi locali e della comunità internazionale,lì dove ne fosse necessario e indispensabile l'intervento.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)






