Se è possibile mantenere la gioventù Respirando abbracciati a una cassetta postale; Se la dentiera si è rivoltata contro la povera signora mordendola e Lasciandola in gravi condizioni; Se scendendo dall'aereo la Duchessa di Caldaosta Ha sorriso tutto il suo avorio; Se Baule-Pieno ha azioni nelle miniere di sterco: Se in America un giovanotto di cent'anni È venuto da lontano per vedere il Presidente A cavalcioni della madre; Se un becco riceve il proprio peso in aspirina E la offre agli ospedali del suo paese; Se l'ingegnere non era ingegnere un bel niente E la ragazza è rimasta con un «ingegnino» in collo; Se rientrante, protuberante, perturbante, Lola domina ancora i portoghesi; Se Jorge (quel simpaticone di Jorge) ha tentato di bere quella sera Il prosciutto di Chaves con una cannuccia E Edoardo non ha voluto essere da meno Uscendo con un'aragosta a guinzaglio; Se «nessuno mi ama perché ho l'alito cattivo E strabuzzo gli occhi come una sciocchina»; Se Mimi Bluette ormai non viene più a Lisbona A cantare con Alberto... … Per caso il nostro destino, zac!, muterà? Alexandre O'Neill, Nel Regno di Danimarca, 1958, in AA.VV., La parola interdetta. Poeti surrealisti portoghesi, Einaudi, Torino 1971 (a cura di Antonio Tabucchi).






