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Ci lamentiamo dei privilegi dei politici ma la vita è dura anche per loro, sapevatelo!, ad esempio in Inghilterra c'è una legge che vieta di morire in parlamento.+Vietato morire in parlamento+
Mumble.. mumble.. sto cercando di immaginare un caso di sopraggiunto infarto, nel quale l'infartuato stesso si deve augurare d'aver coscienza dell'imminente decesso e, dopo essersi guardato il cortometraggio della sua vita che gli scorre davanti agli occhi quasi meglio di un rvm di Maria De Filippi, deve pure avere la forza per trascinarsi alla Full Metal Jacket almeno un passo oltre l'uscio dell'UK Parliament, perché altrimenti... lui, uomo di legge e di governo, politico britannico, lord o comune che sia, proprio lui - ebbene sì signori - disonorerebbe il volere del suo Stato.
Ma: qualora l'infartuato di cui sopra non potesse beneficiare del privilegio della coscienza di morte dovrebbe parimenti godere di un'altra fortuna.Avere un collega pronto a cogliere il dolore che 'mpietto lo coglie e lo fa muort' e che prontamente lo spinga a calci (anche in culo va bene, tanto ormai sta schiattando) fuori le mura dei vivi. Rimane un interrogativo: nella malaugurata ipotesi in cui entrambi i casi sopra esposti non si verificassero e l'infartuato di turno morisse... ahhhh giammai... in parlamento...! a quale pena andrebbe incontro? La dannazione dell'anima?Fossa comune?Comparsa nel remake de L'alba dei morti viventi?Un tè con la Regina?Provare per credere.
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