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Se fossi stata un po’ più prudente.

Creato il 01 dicembre 2015 da Scurapina

Se avessi ascoltato tutti coloro che, quando raccontavo che sarei partita per Istanbul, mi lanciavano sguardi preoccupati e commentavano, con tono da profeti di sventura: “Ah! vai in Turchia?” (… e non finivano la frase lasciando aleggiare nell’aria un’oscura minaccia), se mi fossi lasciata intimidire oggi  quasi sicuramente mi guarderei bene dal partire (adesso sì) alla luce degli ultimi avvenimenti accaduti in Turchia e probabilmente avrei il rimpianto di non aver visto alcuni luoghi assolutamente stupendi.

In questi giorni arrivano messaggi abbastanza inquietanti dal sito “Viaggiare sicuri” della Farnesina (dove per pura curiosità ho mantenuto l’iscrizione) e l’immagine della stazione della metropolitana colpita dall’esplosione, proprio a due fermate dal mio albergo e dalla stazione dove anch’io ho preso il metrò per andare in piazza Taksim, mi provoca un brivido e contemporaneamente un po’ di dispiacere per questa città così accogliente e vivibile, che rischia di diventare un altro luogo di questo povero mondo dove “è meglio non andare”.

Se non fossi partita, se avessi ascoltato i consigli prudenti di chi mi suggeriva di trascorrere le vacanze in un luogo più tranquillo, non avrei visto Santa Sofia e la Moschea Blu, e la Moschea di Solimano il Magnifico e il gran Bazar e le splendide dimore lungo il Bosforo e il palazzo Topkapi e la Cappadocia e la splendida Efeso e tutte le altre meraviglie che ho ancora negli occhi e nel cuore.

E’ giusto privarsi della bellezza e della conoscenza in cambio di un po’ di sicurezza?

Istanbul


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