
Qualche mese fa partecipai ad un contest indetto da Jul’s Kitchen in cui si richiedeva di abbinare se stessi ad un piatto. Trovai l’iniziativa molto divertente ed utile per riflettere su me stessa ed il mio modo di essere. La ricetta che scelsi, aiutata dagli aggettivi proposti da alcune persone che mi conoscono, fu quella del cous cous.
Ieri, mentre ero in treno, ho pensato che avrei dovuto abbinare me stessa anche ad una spezia perché in fondo, quello delle spezie è davvero il mio mondo.
Il fatto, però, è che pensando e ripensando non sono riuscita a trovarne una sola che mi si addicesse veramente. Anche in questo caso ho infatti scelto un mix di sapori che, tutti assieme, formano un complesso temperamento.
Il berberè è una miscela eritrea utilizzata soprattutto per la preparazione del piatto nazionale, lo zighinì.
Le spezie che lo formano sono molte ed in proporzione variabile che dipende dai gusti personali. Se volete una ricetta che rispecchi, in qualche modo, la mia personalità seguite queste dosi:
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60 baccelli di cardamomo: ha poteri fortemente aromatizzanti ed è in grado di esaltare sia i piatti dolci che quelli salati. Il suo profumo è fresco, intenso ed avvolgente come un abbraccio. E’ una spezia rara e molto costosa, la terza dopo zafferano e vaniglia.
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½ cucchiaio di fieno greco: poco costoso, ha un odore che ricorda il sedano. Vanta proprietà terapeutiche ed il suo nome scientifico, trigonella, sa di pozione magica.
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1 cucchiaino di semi di coriandolo: dolci con un lieve sapore d’arancio ma senza acidità alcuna.
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5 chiodi di garofano: piccoli boccioli floreali di una pianta originaria delle Molucche dall’aroma inconfondibile, fiorito, dolce e caldo.
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½ cucchiaino di ajowan: simile al timo, viene ricavato da una pianta rara. Il suo sapore non è molto forte ma piuttosto incisivo, tanto da essere sufficiente una piccola quantità per cambiare il risultato finale.
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20 peperoncini piccanti: spezia molto antica che deriva da una pianta molto resistente anche al freddo. Ne esistono di diversi tipi dalla differente piccantezza, misurata secondo la scala Scoville, ognuno adatto a preparazioni diverse ed alla resistenza personale. I suoi fiori sono piccoli, delicati e di colore bianco ma i frutti possono essere piuttosto aggressivi.
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10 bacche di pimento: simile al pepe ma che deriva da una pianta sempreverde della famiglia del mirto.
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2 cucchiaini di zenzero: fresco, pungente dalle mille virtù.
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Un po’ di cannella: dolce e calda, con un piacevole aroma legnoso e ricca di oli essenziali. Si dice che sia leggermente afrodisiaca.
Questa sono io, voi a quale spezia assomigliate?
Foto tratta dal web




