Galeata , a pochi chilometri da Forlì, sorge su un terrazzo fluviale, al centro di una conca sovrastata da una possente rupe. La presenza umana nel territorio risale alla Preistoria, come attestato dai reperti conservati nel civico museo di Pianetto. In età romana, nelle vicinanze dell’odierno centro abitato, si trovava la piccola città di Mevaniola, della quale sono attualmente visitabili alcune strutture archeologiche.
Verso la fine del V secolo d.C., l'abitato si spostò più a valle di Mevaniola, nei pressi di Galeata. Questo periodo è caratterizzato dalla fondazione di un importante centro monastico, per volontà dell'eremita Ellero, e dalla presenza di una sontuosa villa privata che, vista la complessità architettonica e la ricchezza dei materiali rinvenuti durante le recenti ricerche archeologiche, potrebbe essere una residenza del re dei goti Teoderico . La Vita di S. Ellero ci racconta dello 'scontro' fra il Santo e Teoderico e la successiva rappacificazione fra i due, come mirabilmente rappresentato nel rilievo di S. Ellero e Teoderico (collocato anticamente presso l'abbazia e oggi esposto nel museo civico). Nella lapide è rappresentato da una parte il santo, e dall' altra parte Teoderico mentre sta cadendo da cavallo, perchè l' animale si è inginocchiato davanti ad Ellero.
La potente abbazia, fondata da S. Ellero verso la fine del V secolo d.C., esercitò nel corso dei secoli una grande influenza politica e spirituale sulla valle del Bidente. Nella cripta é conservato il sarcofago di Sant'Ellero ascrivibile alla fase altomedievale. La cripta é tuttora meta di pelligrinaggio. Nel mese di maggio la chiesa é meta di un gran numero di pellegrini, che scendono nella cripta per ricevere la benedizione di Ellero (in particolare per la guarigione dal 'mal di testa'). La cripta é il luogo più sacro della chiesa; la fede popolare vi identifica la cella dove S.Ellero si ritirava in preghiera ed é proprio al foro ricavato nella sua volta che i fedeli accostano il capo porgendosi alla benedizione di S.Ellero per essere sanati dal mal di testa. Echi di religiosità magica e salutare si colgono in questo e in altri riti analoghi. Durante il Medioevo il paese ('Burgus Galiate') gravitò nella sfera della potente Abbazia di S. Ellero poi cadde sotto l'influenza dei Fiorentini, rimanedovi per vari secoli (solo nel 1923, per volontà di Mussolini, Galeata fu uniti alla provincia di Forlì).
Oggi il suo territorio si caratterizza per la presenza di un ingente patrimonio archeologico (Mevaniola, villa di Teoderico) e storico-artistico (abbazia di S. Ellero, Chiesa di S. Maria dei Miracoli, Castello di Pianetto).
Oggi Galeata è una cittadina ospitale dal ricco patrimonio che ancora conserva. Piacevole una sosta tra le sue botteghe nel piccolo centro dal sapore antico.
immagine : lastra di Teoderico ed Ellero di Teoderica